Maria, una coppia del Kansas: «Potrebbe essere nostra figlia»

Maria, la bimba rapita in un campo rom in Grecia
di Andrea Andrei
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Martedì 22 Ottobre 2013, 12:52 - Ultimo aggiornamento: 16:37
Jeremy Irwin e Deborah Bradley, una coppia americana di Kansas City, nel Missouri, ha contattato la polizia greca perch spera che la piccola Maria, la bimba rapita ritrovata in un campo rom vicino Larissa, possa essere la loro figlioletta, Lisa Irwin, scomparsa a ottobre del 2011, quando aveva solo dieci mesi.

La signora Bradley racconta al "Daily Telegraph" che la piccola fu rapita da uno sconosciuto dal suo lettino mentre lei era svenuta ubriaca in camera da letto e il marito rientrava tardi per lavoro. Fra le migliaia di segnalazioni arrivate alla polizia greca da tutto il mondo (ottomila telefonate e diverse migliaia di email solo nei primi tre giorni), otto sono state prese in considerazione più seriamente delle altre.



Delle restanti sette, tre vengono dagli Stati Uniti, una dal Canada, una dalla Svezia, una dalla Francia e un'altra dalla Polonia. L'Interpol ha detto di avere nei propri database 38 bambine sotto i sei anni, ma che nessuna di loro corrisponde alla descrizione di Maria.



Il premier greco Antonis Samaras, oggi a Roma per un incontro con il presidente del Consiglio italiano Enrico Letta, ha detto che chiunque si presenti alle autorità greche come possibile genitore della bambina dovrà sottoporsi al test del dna. In Grecia il caso di Maria ha creato un terremoto: il sindaco di Atene, Giorgos Kaminis, ha deciso di far trasferire ad altri incarichi la responsabile dell'ufficio dell'anagrafe del Comune di Atene, la sua vice e altri due impiegati. La bimba infatti risultava da un certificato, essere nata a Farsala, proprio dov'è il campo rom in cui è stata ritrovata. Da un controllo dei certificati di nascita emessi fra il 2008 e il 2013, si è visto infatti che le dichiarazioni di nascita di bambini rimaste arretrate sono inspiegabilmente aumentate negli ultimi tre anni.



Intanto i due rom con cui viveva Maria, Christos Salis ed Elefteria Dimopoulou, sono stati incriminati ieri con l'accusa di rapimento di minore e falsa certificazione. Gli investigatori hanno appurato che i due risultano avere 14 figli, per i quali percepivano ogni mese 2.790 euro di assegni familiari. Sei di questi bambini sono nati tutti in meno di un anno.
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