Il Pentagono ha reso noto che dai primi test risulta che lo Stato Islamico potrebbe aver usato armi chimiche contro i peshmerga curdi in un attacco avvenuto l'11 agosto scorso nel nord della Siria. Un portavoce militare ha infatti spiegato i peshmerga hanno raccolto dei frammenti dei colpi di mortaio che mostravano residui di gas mostarda e li hanno consegnati alle forze della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti.
«Dopo un paio di giorni abbiamo potuto prendere questi frammenti e condurre i primi test sul campo e questi hanno mostrato la presenza di un agente chimico conosciuto come gas mostarda», ha detto il generale Kevin J.
«Quello che questi risultati ci indicano è semplicemente la presenza di quell'agente chimico, niente di più - ha aggiunto - saranno necessarie un paio di settimane per fare dei test completi su quei frammenti e capire esattamente che cosa fosse contenuto in quei colpi di mortaio». «Così chiederei a tutti di avere la pazienza di aspettare i test finali», ha concluso. Il portavoce militare ha poi sottolineato che «ogni indicazione di uso di armi chimiche rinforza la nostra convinzione che si tratta di un gruppo orribile che è pronto ad uccidere in modo indiscriminato e senza nessuna regola morale».