Il racconto di Michelle, scappata dal mostro di Cleveland: «Mi teneva appesa come un pesce»

Michelle, vittima del mostro di Cleveland
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Mercoledì 6 Novembre 2013, 12:10 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 12:26
Una delle tre donne scappate al "Mostro di Cleveland", Ariel Casto, ha raccontato in televisione la sua prigionia durata dieci anni. Michelle Knight in un'intervista in onda durante la trasmissione "Dr. Phil" ha raccontato alcuni particolari macabri: «Mi teneva appesa a testa in giù, legata per i piedi come un pesce». La Knight ha descritto le orribili condizioni nella casa e gli abusi fisici, mentali e sessuali subiti: «C'erano soltanto le grida di noi tre, ma nessuno ci sentiva». Knight, Amanda Berry e Gina DeJesus sono scappate dalla casa di Castro a Cleveland in maggio, quando Berry è riuscita ad aprire la porta e a chiedere aiuto.



A sei mesi dalla sua liberazione dalla "casa degli orrori", la 32enne nel corso di un'intervista, che sarà trasmessa oggi e domani, con lo psicologo e noto conduttore televisivo Phil McGraw ha raccontato gli anni del suo calvario. Nel corso del talk show "Dr. Phil" la donna ha descritto, disegnando in aria con il dito una «U», come l'uomo la tenesse legata e ricordato che la costringeva a tenere la bocca chiusa con il nastro adesivo.



Una volta la vittima ha anche provato a forzare la serratura per riuscire a scappare, ma senza successo. Fu allora che Castro le disse: «Adesso verrai punita». McGraw, anticipando alla Cnn alcuni contenuti dell'intervista, ha detto che la Knight era incatenata al collo e alla vita ed indossava un casco da motociclista. Una volta, ha aggiunto McGraw, era stata lasciata così per giorni senza potersi sdraiare perchè la catena era troppo corta.
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