Refrontolo, operai, gommisti e falegnami: ecco chi erano le quattro vittime della furia dell'acqua

Refrontolo, operai, gommisti e falegnami: ecco chi erano le quattro vittime della furia dell'acqua
2 Minuti di Lettura
Domenica 3 Agosto 2014, 20:16 - Ultimo aggiornamento: 21:24
​Storie normali, quelle di gente che una serata d'inizio agosto preferiva passarla non al mare, ma vicino a casa, nella sagra del paese accanto al Molinetto della Croda. Sono i ritratti delle quattro vittime del disastro di Refrontolo, uomini portati via dalla furia dell'acqua e del fango mentre facevano baldoria sotto il tendone della "festa dei omeni".





MAURIZIO LOT, 52 anni, operaio di Farra di Soligo, era un collaboratore assiduo della pro loco di Refrontolo e quel tendone dove è avvenuta la tragedia aveva aiutato lui stesso ad issarlo nei giorni scorsi. Gli amici lo ricordano infatti per la sua grande disponibilità per ogni iniziativa.



LUCIANO STELLA, 50 anni, di Pieve di Soligo, era conosciutissimo in zona per il suo mestiere, quello di gommista; sposato, padre di due ragazzi, era alla festa con un gruppo di amici che, contrariamente a lui, sono riusciti a salvarsi.



GIANNINO BREDA, 67 anni, ex falegname,di Falzè, una frazione di Sernaglia della Battaglia, poco prima che arrivasse l'onda portata dal torrente era uscito a controllare la propria auto; avrebbe tentato di salvarsi aggrappandosi ad un albero, chiedendo aiuto, ma la corrente impetuosa l'ha trascinato via.



FABRIZIO BORTOLIN, 48 anni, era anche lui alla festa con un gruppo di amici. Era diventato padre da poco tempo. È stato l'ultimo delle quattro vittime ad essere riconosciuto. Quando l'hanno trovato non aveva addosso nemmeno un vestito. La moglie si era recata di notte al commissariato di Conegliano per denunciarne che il marito non era rientrato a casa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA