Prato, incendio in una ditta di abiti: 7 morti carbonizzati

Prato, incendio in una ditta di abiti: 7 morti carbonizzati
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Domenica 1 Dicembre 2013, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 11:45

di sette morti e di sei operai gravemente ustionati il bilancio provvisorio di un incendio scoppiato stamani in una fabbrica a Prato. Le fiamme si sono sviluppate in un fabbricato dove ha sede una ditta, sembra gestita da cittadini cinesi, alla periferia della città.

L'incendio. La fabbrica andata a fuoco è una ditta di confezioni di abiti gestita da cittadini cinesi. Le fiamme hanno causato il crollo di una parte del fabbricato che sarebbe adibito a dormitorio: piccoli ambienti ricavati con pareti di cartongesso e dove probabilmente si trovavano a dormire i cinque uomini trovati morti. I vigili del fuoco sono al lavoro ancora per spegnere le fiamme e per verificare se vi siano altre vittime nel dormitorio. Le condizioni di due degli ustionati sarebbero gravissime.

I soccorsi. Alle 11,38 le fiamme nel capannone gestito da cinesi non sono ancora spente. Sul posto è arrivato il magistrato di turno. Una parte della struttura, ampia in totale circa 30 metri per 70, è crollata: si tratta del retro del capannone. Viste le fiamme e il crollo il retro è infatti difficile da raggiungere per i vigili del fuoco, che ancora sono all'opera sul posto, ma è comunque stato isolato e non dovrebbe costituire un pericolo per le altre strutture. Il bilancio al momento resta di quattro morti e tre ustionati, di cui due gravissimi e altre tre persone intossicate, anche se solo quando saranno terminate le operazioni di spegnimento e raffreddamento sarà possibile escludere che altre persone siano rimaste sotto le macerie.

«Omicidio colposo». La procura di Prato, che indaga sull'incendio che questa mattina ha causato almeno sette vittime all'interno di un capannone industriale in via Toscana, si appresta ad aprire un fascicolo per il reato di omicidio colposo plurimo. Nelle prossime ore il sostituto procuratore Lorenzo Gestri, dopo aver acquisito le relazioni e gli atti dell'inchiesta da parte degli operatori di polizia e Vigili del Fuoco, iscriverà l'ipotesi di reato e gli eventuali indagati.

Il sindaco. «Il lutto cittadino è il minimo che si possa fare di fronte alla tragedia avvenuta al Macrolotto. Bisogna fare ben altro e non solo limitarsi a commemorare chi ha perso la vita, cosa che certamente sarà fatta, ma impegnarsi ancora di più per evitare che questo accada di nuovo»: sono le parole postate sui suoi profili twitter e facebook dal sindaco di Prato Riberto Cenni. «Perciò - scrive ancora il sindaco - per primi, 4 anni fa abbiamo alzato il velo su questa vergogna radicata a Prato nel silenzio di troppi. Sono in contatto con il ministro dell'Interno perchè Prato ha necessità che venga messa in atto una soluzione che estingua il sistema organizzato di illegalità nel distretto parallelo, che vede nella promiscuità tra lavoro e residenza con abusi edilizi una pericolosissima costante». «In 200 metri quadrati - conclude Cenni - ci sono stati tanti morti quanti alla Thyssen e a Prato ci sono ancora oggi, nonostante il lavoro di questi anni, migliaia di situazioni potenzialmente drammatiche come questa. Prato non può più sopportare un peso del genere».

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