In aprile il giovane si trovava a Budoni ed era ospite di una zia. A incastrarlo, il dna ricavato dalle tracce ematiche trovate sul luogo del delitto, le testimonianze dei residenti e le immagini delle telecamere di sorveglianza acquisite dagli inquirenti. A svolgere gli accertamenti, il procuratore di Nuoro, Andrea Garau, i carabinieri del comando provinciale diretti da Saverio Ceglie, quelli della compagnia di Siniscola, coordinati da Andrea Leacche, e i militari del reparto operativo di giuidati da Sergio Pagliettini.
Gli investigatori hanno controllato per alcuni giorni il diciannovenne. Poi, hanno organizzato un finto appuntamento nel comune di Valfornace, distante pochi chilometri da Camerino. Lì, Delussu è stato arrestato. Dopo l'omicidio, il ragazzo si era trasferito in provincia di Macerata per lavorare nell'ovile dello zio.
L'omicidio risale alla sera del 10 aprile. La donna era stata uccisa mentre stava per tornare nella sua casa di Posada, dove viveva con il marito e due figli. Per gli inquirenti, il delitto sarebbe scaturito da un tentativo di rapina. Alcuni testimoni hanno fornito un preciso identikit dell'assassino e hanno descritto i vestiti che indossava.
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