No Tav, nuovo assalto al cantiere in Val Susa: in 250 lanciano pietre. La polizia risponde con i lacrimogeni

No Tav, nuovo assalto al cantiere in Val Susa: in 250 lanciano pietre. La polizia risponde con i lacrimogeni
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Sabato 26 Luglio 2014, 23:20 - Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 01:03
Nuovo attacco No Tav al cantiere della Torino-Lione, in Val Susa.

In serata, circa 250 attivisti hanno preso d'assalto le recinzioni, nella zona dei vigneti dell'Avanà, lanciando pietre e altri oggetti contro le forze dell'ordine, che hanno risposto con un lancio di lacrimogeni.



A scatenare l'attacco, partito dalla zona di Gravella, dove molti antagonisti si erano radunati alla fine della manifestazione pacifica di oggi pomeriggio, sarebbe stato il fermo, a scopo di identificazione, di Turi Vaccaro. Il noto attivista No Tav, protagonista di azioni di disturbo contro il cantiere e le imprese che vi lavorano, sarebbe già stato rilasciato.



Dopo l'assalto alle recinzioni con pietre e altri oggetti, e la reazione delle forze dell'ordine con idranti e lacrimogeni, i manifestanti sono tornati nella zona del presidio Gravella, da cui erano partiti. Il bilancio della fitta sassaiola è di una funzionaria di polizia ferita alla schiena da una pietra. Le sue condizioni, secondo quanto appreso, non sono gravi.
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