Modena, finta esecuzione terroristica. Minacciano con pistola 5 ragazzi: «Credi in Allah?»

Modena, finta esecuzione terroristica. Minacciano con pistola 5 ragazzi: «Credi in Allah?»
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Venerdì 8 Gennaio 2016, 15:22 - Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 17:28
Una finta esecuzione terroristica, messa in scena con modalità da fondamentalismo islamico, da parte di un gruppo di magrebini che, armati di una pistola, avrebbero minacciato di morte 5 adolescenti del posto chiedendo loro se credessero in Dio o in Allah. Il fatto è accaduto martedì scorso a Vignola, nel modenese. I ragazzi sono rimasti illesi, ma hanno raccontato tutto ai genitori che hanno sporto denuncia ai carabinieri.
E dagli stessi carabinieri si sono presentati spontanamente i quattro ragazzi stranieri residenti a Vignola che hanno spiegato di essersi resi conto che la bravata che avevano fatto aveva avuto un effetto ben più grave di quanto potessero immaginare. Hanno anche consegnato una scacciacani.

Immediata la reazione della lega Nord che domenica alle 18 organizzerà una fiaccolata per le vie del paese.

Si tratta di «fatti inaccettabili» sottolinea l'esponente del Carroccio emiliano Gianluca Vinci, promotore dell'iniziativa. «Non importa che la pistola fosse vera o finta, quel che disgusta, allarma e indigna è il gesto» prosegue Vinci, esprimendo «solidarietà ai ragazzi e alle loro famiglie». «A Vignola, dove la Lega è in maggioranza, abbiamo già impedito l'apertura di una moschea e ora vogliamo bloccare anche quella di Castelfranco Emilia» prosegue Vinci che aggiunge«l'Islam con la Lega non passa».


Ma il caso è approdato anche in Regione dove il capogruppo leghista Alan Fabbri e il collega di partito Stefano Bargi hanno parlato di un «atto gravissimo e allarmante», invocando «l'espulsione degli immigrati responsabili» e una «stretta anti-islam in tutta la Regione». «La reazione della Lega sarà fermissima, scenderemo in strada per dimostrare che la Lega non abbassa la testa - prosegue il partito che siede nei banchi di Viale Aldo Moro - fatti come questi non sono mai stati tollerabili e ancora meno oggi, che viviamo in un clima di tensione esasperante». «Mai più moschee sul nostro territorio, basta immigrazione, stop accoglienza dei falsi profughi - conclude la Lega - non vogliamo fare la fine di Colonia».

A insorgere è anche Forza Italia con il consigliere regionale Enrico Aimi, che presenterà nelle prossime ore un'interrogazione in assemblea legislativa per chiedere alla giunta se sia a conoscenza di «tale grave episodio e quali urgenti e inderogabili provvedimenti intenda assumere». «Sarebbe ora che l'Emilia Romagna si dotasse di una legislazione seria - ha affermato Aimi - per evitare l'elargizione di fondi e servizi da parte delle amministrazioni in presenza di stranieri che, a qualsiasi titolo manifestino vicinanza al terrorismo di matrice islamica».
Chiedendo anch'egli l'espulsione immediata dei responsabili, Aimi ha rimarcato che «non bisogna banalizzare tali episodi poiché potremmo trovarci di fronte al alcune ipotesi di reato particolarmente gravi: sequestro di persona o quantomeno violenza privata, minacce e porto illegale d'arma».
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