Grazie a questo escamotage, confermato dall'esame dei bilanci consuntivi, spiegano dalla Guardia di finanza, l'Istituto ha di fatto potuto continuare a operare, beneficiando di ulteriori erogazioni dalla Regione siciliana e dal Comune di Marsala, sotto forma di contributi a pioggia erogati in relazione alla mera prosecuzione dell'attività d'istituto. «I requisiti per mantenere in vita l'Ipab - dicono dalla Guardia di finanza - già erano insussistenti almeno a partire dal 2013».
Una segnalazione, per le valutazioni di competenza, è stata inoltrata alla Procura regionale della Corte dei Conti per la Regione siciliana.
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