Migrante musulmano si sposa 2 volte, tribunale di Torino lo assolve dall'accusa di bigamia per «tenuità del fatto»

Migrante musulmano si sposa 2 volte, tribunale di Torino lo assolve dall'accusa di bigamia per «tenuità del fatto»
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Martedì 3 Luglio 2018, 18:48 - Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 12:50
Torino – Un musulmano regolarmente residente in Italia, si è sposato due volte nell’arco di un paio di mesi, ma il tribunale di Torino al quale era stato denunciato per bigamia, lo ha assolto per «tenuità del fatto».  Una colpa veniale. La vicenda è stata raccontata nell’aula di palazzo di Giustizia lasciano di stucco i presenti. Nella decisione del giudice, Andrea Natale, potrebbe avere pesato anche il fatto che nessuna delle due donne, una italiana e l’altra marocchina, si è costituita parte civile e che la vicenda presenta contorni che non è stato possibile chiarire completamente.
Tutto ha inizio nel settembre del 2015 quando il 30enne marocchino si sposa con una ragazza di nome Fatima del Paese di origine. Al matrimonio, celebrato secondo l’uso musulmano, non seguì una convivenza. A novembre, in Piemonte, l’uomo si sposa con la 47enne Loredana dopo avere presentato dei documenti provenienti dal Marocco che ne certificavano lo stato libero. Loredane però ben presto si accorge del matrimonio precedente e si decide a presentare una querela. Il pm Paola Bellone aveva chiesto 8 mesi di reclusione affermando che l’atto di divorzio del primo matrimonio è successivo alle seconde nozze. L’avvocato difensore, Laura Cargnino, ha obiettato che «in deve essersi trattato di uno scioglimento del matrimonio sulla base della legge islamica, che prevede una semplice dichiarazione di ripudio del marito». Ahmed è regolare in Italia e, in base a quanto riferisce l’avvocato, ha un lavoro. Di recente ha avuto un figlio da una terza donna.
 
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