Maltempo, ancora morti: due sorelle travolte da un torrente in Maremma

Maltempo, ancora morti: due sorelle travolte da un torrente in Maremma
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Mercoledì 15 Ottobre 2014, 07:47 - Ultimo aggiornamento: 21:19

Ancora morti per il maltempo. Due donne sono travolte dall'acqua di un torrente in Maremma.

I corpi delle vittime sono stati recuperati dai sommozzatori dei vigili del fuoco nella loro auto travolta dalle acque del torrente Elsa, esondato nella zona fra Albinia e Manciano, in provincia di Grosseto. Critica la situazione in tutta la Maremma dove sono state invase dal fango anche le terme di Saturnia mentre a Orbetello sono state ordinate le evacuazioni delle case nelle zone considerate più a rischio.

Dopo una notte di ricerche non risultano, al momento, altre vittime per il maltempo.

In volo anche un elicottero dell'Aeronautica militare dotato di visori notturni. Rimangono evacuate le famiglie sfollate ieri pomeriggio. Numerosi i casolari isolati e le fattorie ancora sott'acqua. Nella notte tornati sotto i livelli di guardia i fiumi principali: l'Albegna ha esaurito l'onda di piena intorno alle 3, con regolare deflusso a mare, rimasta sempre entro gli argini. In crisi, invece, il reticolo minore di fossi e torrenti, che hanno esondato con danni agli argini, ponti crollati, opere distrutte.

Le ricerche I carabinieri hanno rintracciato i proprietari di quattro auto che, come un relitto alla deriva, sono state ritrovate dai vigili del fuoco nella campagna di Manciano dopo che è defluita l'acqua dell'ondata di piena provenuta dai fossi affluenti dell'Albegna. Si temeva qualche disperso tra loro, ma ciascun proprietario ha spiegato che, vista l'improvvisa situazione di emergenza, ha preferito lasciare la macchina in strada e mettersi in salvo ai piani alti di edifici rurali. Qualcuno sarebbe salito pure su un albero. I proprietari delle auto hanno assicurato che non c'erano passeggeri con loro. Secondo quanto appreso quindi al momento non risultano dispersi.

La tragedia Le due anziane vittime erano sorelle: Marisa e Graziella Carletti, 69 anni e 65 anni, originarie di Manciano. La loro auto, una Citroen C3, è stata travolta dalla piena del fosso Sgrilla, un affluente dell'Elsa, in località Sgrillozzo, mentre percorrevano una strada in fondovalle. Il veicolo con i due cadaveri è finito in un campo a 60-70 metri dalla strada, ora circondato dal fango, tanto da ostacolare il recupero dei corpi delle due donne. L'auto sarebbe stata travolta in un punto dove la strada, pianeggiante, si interseca con il fosso della Sgrilla. Nella zona colpita dal maltempo i vigili del fuoco hanno effettuato decine di salvataggi. Con l'ausilio di un elicottero munito di sistema di illuminazione notturna messo a disposizione dall'Aeronautica militare si cercano eventuali altre auto coinvolte. La zona colpita è la stessa in cui il maltempo fece tre morti nel 2012.

Si indaga per omicidio colposo La procura di Grosseto ha aperto un'inchiesta per omicidio. «Stiamo lavorando a 360 gradi - ha detto il procuratore Francesco Verusio - per capire bene le responsabilità su cosa non è stato fatto». Il riferimento sarebbe in particolare ai lavori e alle opere previste per la sicurezza del territorio dal punto di visto idrogeologico e all'impiego dei fondi stanziati per gli interventi. Il sostituto procuratore che si occupa dell'inchiesta è Maria Navarro. Le salme delle due donne sono tuttora a disposizione dell'Autorità giudiziaria all'obitorio dell'ospedale di Orbetello in attesa che venga disposta l'autopsia.

Il pm: eventi prevedibili Il disastro causato nella Maremma grossetana dal maltempo nel 2012 «fu un evento imprevedibile», «ma oggi no, la situazione è diversa». Così il procuratore di Grosseto Francesco Verusio spiega perchè la procura ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta sulla morte dei tre dipendenti Enel che morirono dopo che la loro auto precipitò nella voragine apertasi nel ponte di Sant'Andrea, sul fiume Albegna, il 12 novembre 2012. E, facendo un confronto, ha spiegato invece perchè oggi il suo ufficio ha aperto, per analoghe situazioni, un'inchiesta a seguito dei decessi delle due sorelle.

«Chiedevano aiuto» L'auto dove sono morte le due sorelle è stata trascinata per oltre un chilometro. Da una prima ricostruzione sembra che l'auto si trovasse sulla carreggiata: l'autista dell'ambulanza rimasta bloccata ha raccontato d'aver poi visto un'auto scura sollevata da terra dalla piena e trascinata via. Da quanto si apprende, l'auto ha anche passato un piccolo ponte ribaltandosi più volte e testimoni raccontano di aver visto e sentito le due sorelle, Graziella e Marisa Carletti sbracciarsi e chiedere aiuto prima di essere sommerse dall'acqua. «Al nostro arrivo - ha raccontato il comandante provinciale dei vigili del fuoco Mauro Caciolai - dopo qualche ora siamo riusciti a trovare l'auto che era completamente coperta da fango e acqua».

Il testimone Una delle persone scampate all'alluvione nel comune di Manciano ha raccontato di persone aggrappate agli alberi lungo la strada e salve per miracolo. Diverse le persone che si trovavano nella zona, località Guinzoni, salvati dai mezzi anfibi dei vigili del fuoco e dagli elicotteri. «È un miracolo essere ancora vivi - ha raccontato Piero Crociani - Fortunatamente gli alberi hanno tenuto». «Io ero in auto - ha aggiunto Crociani -, fortunatamente ho una macchina grande ma ho visto due persone aggrappate agli alberi. Siccome c'era molto vento l'elicottero non riusciva ad abbassarsi, poi per fortuna è arrivato il mezzo anfibio». Dei due uomini che si sono salvati aggrappandosi ad un albero uno è stato ricoverato in stato di ipotermia.

Il sindaco: l'allerta era moderata «Ci avevano comunicato un allerta meteo moderata, da 40-80 mm al massimo, e che sarebbe finita intorno alle 18. Invece la pioggia ha continuato e si è abbattuta con maggiore violenza», denuncia il sindaco di Manciano, Marco Galli che ha fatto una prima ricognizione nel comune e ha rilevato esondazioni, danni alla viabilità, ponti crollati, case alluvionate.

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