Genova, anziana uccisa in casa. Confessa il vicino, poi ritratta: «E' stato il pusher»

Genova, anziana uccisa in casa. Confessa il vicino, poi ritratta: «E' stato il pusher»
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Martedì 2 Maggio 2017, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 13:47
Confessa l'omicidio poi ritratta. Pierluigi Bonfiglio, 34enne cuoco genovese accusato di aver ucciso l'anziana vicina di casa, Anna Carla Arecco, in un appartamento di via Lagaccio 2 a Genova, prima ha detto di aver fatto «una sciocchezza», durante un interrogatorio durato tutta la notte, poi ha accusato il suo pusher

Il 34enne aveva reso spontanee dichiarazioni circa le proprie responsabilità. Il movente: la necessità di denaro per acquistare stupefacenti. Dall'appartamento dell'anziana, scomparsa da casa il 28 aprile scorso, erano spariti preziosi e monili in oro nonostante tutto fosse stato lasciato in un ordine apparente. Il corpo della donna, 86 anni, è stato ritrovato ieri sera, dopo tre giorni, nascosto sotto il letto nella camera di Bonfiglio. A scoprirlo è stata la madre dell'uomo, che stava facendo alcune pulizie domestiche ed è stata richiamata dal forte odore proveniente dalla stanza.

Ora ha cambiato versione. «Venerdì sera - ha detto Bonfiglio - sono salito in casa della signora con un pusher.
Mi sono fatto aprire la porta con una scusa. Lo spacciatore l'ha portata in casa mia e io sono rimasto nel suo appartamento per rubare perché dovevo pagarmi la droga. È stato lui a ucciderla con una spranga di ferro. Io non avevo intenzione di ucciderla
».
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