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Parillo è stato stroncato da un arresto cardiaco dopo aver assunto un mix di farmaci: da ieri non rispondeva al telefono. I vigili del fuoco lo hanno trovato in stato d'incoscienza su una poltrona di casa a Esanatoglia: è morto all'ospedale di Camerino.
Per tutta la giornata di ieri il docente non aveva risposto alle telefonate dei suoi legali gli avv.
Gianmarco Russo e Francesco Copponi. Per questo nel tardo pomeriggio erano stati avvertiti i carabinieri intervenuti poi con i vigili del fuoco nell'abitazione di Parillo, originario dell'Umbria. Dopo aver provato a citofonare e telefonare di nuovo i pompieri hanno sfondato la porta, trovando il docente seduto alla poltrona in stato di incoscienza. Trasferito immediatamente all'ospedale di Camerino i medici, nel ricercare le cause del suo stato di incoscienza, hanno rilevato l'assunzione di farmaci. Nonostante le cure praticate per rianimarlo, Parillo è morto poco prima di mezzanotte. Una delle ipotesi che circolano tra i conoscenti del professore è che si sia suicidato.
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