Dopo l'arresto l'uomo, 76 anni, ha avuto un malore e per questo è stato deciso il suo trasferimento all'ospedale fiorentino di Ponte a Niccheri per una visita. Fiesoli aveva lasciato la caserma dei carabinieri di Pontassieve dopo il fotosegnalamento per raggiungere il carcere ma poi, in seguito al malore, è stato deciso di portarlo in ospedale. Da quanto appreso quando stamani i carabinieri si sono presentati nella sua abitazione a Pelago, Fiesoli è apparso sorpreso: non si aspettava l'ordinanza di esecuzione della pena. È rimasto in silenzio e ha riempito una borsa con i suoi effetti personali seguendo poi i militari.
La sentenza arrivata nella serata di ieri ha in sostanza confermato la condanna inflitta dalla corte di appello di Firenze a Fiesoli, disponendo un appello bis solo per un capo di imputazione relativo a un presunto episodio di violenza sessuale contestatogli.
Il Forteto, nato nel 1977, per anni è stato indicato come centro di «eccellenza» in Toscana a cui il tribunale dei minori affidava ragazzi abusati e maltrattati nonostante Fiesoli negli anni 80 fosse stato condannato per reati simili.
Nel 2011, dopo le denunce di ospiti della comunità o loro familiari, nel frattempo diventata anche un importante cooperativa agricola, era scattata un'inchiesta che ha portato alla condanna definitiva di ieri. Fiesoli, che si sarebbe fatto chiamare 'Profeta' seconda alcune testimonianze, fu anche arrestato all'epoca.
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