Cassazione, Giovanni Canzio eletto primo presidente dal Csm

Cassazione, Giovanni Canzio eletto primo presidente dal Csm
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Martedì 22 Dicembre 2015, 16:58 - Ultimo aggiornamento: 27 Dicembre, 17:33
Giovanni Canzio è il nuovo primo presidente della Corte di Cassazione. È stato eletto dal plenum del Csm in una seduta presieduta dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Canzio prende il posto di Giorgio Santacroce. 23 i voti favorevoli, tre gli astenuti. Ad astenersi sono stati i consiglieri Lucio Aschettino e Piergiorgio Morosini, entrambi togati di Area e Alessio Zaccaria, laico di area M5s. La scelta fatta dalla maggioranza di indicare Canzio, a cui pure i consiglieri hanno riconosciuto alte qualità, «non è in linea con il testo unico sulla dirigenza e con la disposizione che vuole che le funzioni direttive siano ricoperte per almeno due anni», mentre «la nomina di Canzio per appena un anno priva di una guida una delle corti d'appello più importanti del Paese», ha detto Aschettino al plenum prima della votazione, riferendosi al fatto che tra un anno scatterà il pensionamento per il magistrato, mentre nel frattempo resterà da coprire il ruolo che lascia vuoto alla Corte d'appello di Milano. «Noi non diamo pagelle - ha aggiunto Morosini - ma la legge sulla proroga dei pensionamenti dei magistrati chiedeva espressamente di garantire la funzionalità degli uffici: per questo giudico la nomina di Canzio non in linea».

Il profilo
Giovanni Canzio è nato a Salerno il 1 gennaio 1945. Laureatosi nel 1966 presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Napoli, ha iniziato la propria carriera in magistratura nel 1970, prestando servizio presso il Tribunale di Vicenza, la Procura della Repubblica e il Tribunale di Rieti.
Dal 1995 al 2009 ha svolto presso la Corte di Cassazione le funzioni di consigliere della prima sezione penale e di componente-coordinatore delle sezioni unite penali, figurando quale relatore-estensore di numerosissime sentenze, pubblicate e commentate dalla dottrina in riviste e opere giuridiche: tra le altre quelle sull'omicidio di Mino Pecorelli e sulla strage delle Fosse Ardeatine. Ha svolto le funzioni di vice direttore prima, e di direttore, poi, dell'Ufficio del Massimario presso la Corte di Cassazione, dirigendo, fra l'altro, il servizio novità del relativo sito web. Dal 2009 è stato presidente della Corte d'appello di L'Aquila e poi, dal 28 settembre 2011 presidente della Corte d'Appello di Milano. Ha insegnato diritto e procedura penale presso varie scuole di specializzazione delle professioni legali o scuole forensi. Tra i vari incarichi che ha ricoperto, Canzio è stato componente della commissione ministeriale Grosso per la riforma del codice penale e della commissione ministeriale Riccio per la riforma del codice di procedura penale. È membro del Comitato scientifico del Centro studi «Federico Stella» sulla giustizia penale e la politica criminale presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e del Lapec, il Laboratorio permanente per l'esame e il controesame. Collabora con la redazione della rivista «Il Foro italiano». Ha curato insieme al prof. Giovanni Tranchina l'opera di commento al «Codice di Procedura Penale» nella collana «Le Fonti del Diritto Italiano». È autore di numerose pubblicazioni.
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