Il ministro Alfano: «Successi della Dia contro la mafia, la magistratura se ne giovi, avanti con arresti e sequestri dei beni»

Il ministro Alfano: «Successi della Dia contro la mafia, la magistratura se ne giovi, avanti con arresti e sequestri dei beni»
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Martedì 15 Dicembre 2015, 13:01 - Ultimo aggiornamento: 26 Dicembre, 18:06
Ammonta a 2,6 miliardi di euro il valore dei beni sequestrati alla criminalità organizzata nel 2015. Mentre quello delle confische si attesta sui 530 milioni di euro. I dati sono contenuti nel rapporto annuale della Direzione investigativa antimafia illustrati oggi al Viminale, alla presenza del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, e del direttore della Dia, generale Nunzio Antonio Ferla.
«La Dia è una storia di successo. Una intuizione felice che ha avuto una sua traduzione felice nella realtà, una intuizione di Giovanni Falcone che è avvenuta ed è stata realizzata». Così il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, intervenendo alla presentazione del rapporto annuale della Divisione investigativa antimafia. «La magistratura - continua Alfano - deve giovarsi della Dia più che può e con i prefetti bisogna fare più squadra». Il ministro dell'Interno porta ad esempio di successo delle attività della Dia l'Expo di Milano: «Se abbiamo ottenuto quei risultati all'Expo di Milano è perché abbiamo usato la Dia come strumento» di supporto alla magistratura.
«Arresto dei latitanti, carcere duro ed aggressione patrimoniale: su questi tre fronti arrivano grandi risultati che hanno messo in difficoltà le organizzazioni mafiose. La nostra legislazione antimafia è tra le più avanzate del mondo. Quella della Dia - ha spiegato il ministro - è una storia di successo, nata da una felice intuizione di Giovanni Falcone. A questa Direzione vanno gli uomini migliori delle varie forze di polizia, non quelli che non si vogliono tenere. Ed è importante fare squadra con magistratura e prefetti».
«Stamattina in commissione bilancio è stato approvato uno stanziamento di un miliardo di euro per la sicurezza e la difesa, di cui 150 milioni alla cybersecurity, 50 milioni per l'equipaggiamento delle forze dell'ordine e 300 milioni per il bonus degli 80 euro che verrà stabilizzato nel prossimo anno. È un grande investimento in sicurezza, priorità del nostro paese».
«L'importanza dell'operazione di oggi, portata a termine dai Carabinieri di Reggio Calabria con 36 provvedimenti di fermo, ha consentito di smantellare diverse cosche che operavano in più province e che controllavano e sfruttavano illecitamente risorse economiche compiendo una serie di delitti contro il patrimonio e l'incolumità personale», ha aggiunto Alfano, che si è congratulato al telefono con il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, per l'operazione coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. «I nostri Carabinieri hanno svolto un ottimo lavoro e, con impegno e professionalità, hanno conseguito, anche questa volta, un importante risultato.
Grazie al lavoro degli uomini della Squadra-Stato, dunque, i cittadini onesti sono sempre più garantiti dalla presenza delle istituzioni sul territorio e ne hanno l'esatta percezione», conclude Alfano.
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