Il vigile urbano, una volta scoperto, era stato sospeso in via cautelare insieme con l'altro dipendente accusato di aver acconsentito alla richiesta di accertare il diverso orario di lavoro: per quest'ultimo il procedimento disciplinare è stato archiviato. Per il vigile urbano, invece, è scattato il licenziamento, per effetto del decreto Madia, per «aver posto in essere una condotta vietata, assicurandosi una falsa attestazione dell'entrata in servizio».
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