Altro che modifica del coprifuoco. Se il sistema dei colori resta inalterato, ancorato all'andamento dell'Rt, tra una o due settimane rischiamo di ritrovarci con numerose regioni in arancione, nonostante l'incidenza (il numero di casi in base alla popolazione) sia diminuita sensibilmente. Alcuni esempi: il report di ieri della cabina di regia (Istituto superiore di sanità e Ministero della Salute) ha confermato l'indice di trasmissione (l'Rt) in aumento per Lazio (a 0,91), Lombardia (0,92), Veneto e Campania (0,95), Emilia-Romagna (0,92).
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Insidie - Sono tutti dati pericolosamente vicini al limite di 1, quello che se superato rischia di fare scattare l'arancione (anche se non è l'unico fattore).
Il report di ieri ha confermato che l'Rt nazionale è salito a 0,89. Brusaferro e il direttore Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, hanno ribadito che l'importante è che resti sotto il livello di 1. Da lunedì, sulla base dei dati diffusi, quasi tutta l'Italia sarà in giallo, con sole tre eccezioni. La Valle d'Aosta, la Sicilia e la Sardegna (che ha contestato il prolungamento del purgatorio perché i dati sono in miglioramento e l'Rt è a 0,74). Se è vero che l'indice di trasmissione ha dei lievi rimbalzi verso l'alto in molte regioni, la situazione generale è incoraggiante. Alcuni flash dal report: «Si osserva un miglioramento del livello di rischio, nessuna Regione è a rischio alto. Scende il numero delle Regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva o area medica sopra la soglia critica (sono 5, una settimana fa erano 8). A livello nazionale il tasso di occupazione di terapia intensiva è al 27 per cento». Anche i dati di ieri sono buoni: 10.554 nuovi positivi, ricoveri diminuiti di 591 unità, 207 decessi (ancora troppi, ma meno dei giorni precedenti).
Endemica - Commenta il professor Gianni Rezza, che ieri ha annunciato che sarà diffusa una circolare che autorizza i test salivari (ma solo quelli di tipo molecolare): «Nessuno può escludere un aumento dei casi e c'è sempre un invito alla cautela. Ma guardiamo ora alla situazione con un certo ottimismo. Contiamo che l'effetto delle vaccinazioni per il periodo estivo sarà maggiore. Probabilmente l'infezione di Sars-CoV-2 diventerà endemica, molti fattori potrebbero cioè impedire il raggiungimento delle immunità di gregge ma possiamo ottenere il controllo dell'epidemia: Covid-19 diventerà come l'influenza, infettando la popolazione ma senza conseguenze eccessive. Molto dipenderà dall'andamento delle vaccinazioni».
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