Migranti, Salvini: «Porti chiusi». Di Maio: strage colpa della Francia. Ma Conte: sono scioccato

Matteo Salvini
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Sabato 19 Gennaio 2019, 16:30 - Ultimo aggiornamento: 20:35
Una «ong ha recuperato decine di persone. Si scordino di ricominciare la solita manfrina del porto in Italia o del Salvini cattivo. In Italia no». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in diretta Facebook.

 


Tre naufraghi salvati ieri da un elicottero della Marina Militare italiana al largo della Libia, portati a Lampedusa, hanno raccontato che a bordo del gommone naufragato c'erano 120 persone. Potrebbe essere quindi una nuova strage del Mediterraneo quella avvenuta ieri al largo delle coste libiche. Tra i dispersi, al momento 117 - spiega il portavoce dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni - ci sono 10 donne, di cui una incinta, e due bambini, di cui uno di 2 mesi. L'ong Sea-Watch ha invece annunciato di aver appena soccorso 47 persone a bordo di un gommone in difficoltà. 

«Una riflessione: tornano in mare davanti alla Libia le navi delle Ong, gli scafisti ricominciano i loro sporchi traffici, le persone tornano a morire. Ma il cattivo sono io. Mah...», ha aggiunto il vice premier. 

«Sono rimasto scioccato da questa nuova strage». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte. «Siamo più convinti di prima - ha aggiunto - nel contrastare i trafficanti». «Come premier non avrò pace fino a quando questi trafficanti, uno a uno, non saranno assicurati alla Corte internazionale penale», ha poi aggiunto il presidente del Consiglio.

«Su questa ennesima tragedia saremmo degli ipocriti se continueremo a parlare degli effetti e non delle cause. Questi viaggi della disperazione nel Mediterraneo che provocano morti sono legati a una fase coloniale ancora in atto in Africa ad opera di alcuni Paesi d'Europa. Se la Francia non decolonizza veramente le decine di Paesi in cui stampa ancora addirittura il franco delle colonie africane, noi continueremo ad avere un'Africa povera ed un'Europa ipocrita, un'Europa che pensa agli effetti di cause che non ha mai affrontato», ha sostenuto il vicepremier Luigi Di Maio. «Oggi - ha aggiunto - ci sono Paesi europei, in particolare la Francia, che continuano a tenere sotto scacco l'economia africana impoverendola. E poi ci lamentiamo del fatto che partano questi barconi. Io d'ora in poi la smetto di parlare degli effetti: il più grande cordoglio per tutte le vittime, ma sono lacrime da coccodrillo quelle che sta versando una parte dell'Europa». «Qui il tema -ribadisce Di Maio- sono gli interessi economici di Paesi europei che oggi stanno facendo il bello e il cattivo tempo nei Paesi Africani. Finchè non lasceremo l'Africa libera, gli africani partiranno sempre e il luogo degli africani non è il fondo del Mediterraneo, è l'Africa. E lì che devono stare e ci devono stare se noi li lasciamo in pace».

«Continua un genocidio e direi al ministro Salvini: si farà un secondo processo di Norimberga e lui non potrà dire che non lo sapeva». L'ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, a margine della cerimonia in ricordo del magistrato Paolo Borsellino, in via D'Amelio, in cui è intervenuta anche la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, commentando l'ultimo naufragio e le morti di migranti al largo delle coste di Tripoli. 


 
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