Governo, il Def spinge Lega e 5 stelle: la popolarità dell'esecutivo sale al 47%

Governo, il Def spinge Lega e 5 stelle: la popolarità dell'esecutivo sale al 47%
di Antonio Calitri
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Martedì 2 Ottobre 2018, 12:13 - Ultimo aggiornamento: 16:47
Il Def piace agli italiani e rafforza il giudizio positivo sull'operato del governo. Nonostante l'effetto spread, i miliardi bruciati in Borsa, le tensioni di queste settimane tra il ministro dell'Economia Giovanni Tria e il vicepremier Luigi Di Maio, la valutazione sull'azione dell'esecutivo gialloverde è passata in una settimana dal 43 al 47%. E lo spartiacque è stato proprio il Def, con le anticipazioni sulla manovra economica, che storicamente faceva perdere più che guadagnare consensi. Il documento economico approvato procura gradimento anche ai partiti di maggioranza che nelle intenzioni di voto di ieri, rispetto al 24 settembre, sono cresciuti complessivamente dell'1,4%.

I DATI
Questi i dati principali dell'indagine SWG sugli orientamenti di voto al primo ottobre (condotta su un campione di 1.500 soggetti maggiorenni con tecnica mista CATI-CAMI-CAWI) e di quella, sempre a ieri, del giudizio sull'efficacia dell'esecutivo. «C'è un giudizio positivo da parte degli italiani sia sull'operato del governo che sulle forze che lo compongono» spiega Enzo Risso, direttore di SWG, «grazie a questa manovra che va nella direzione dell'opinione pubblica tanto che, oltre alla manovra, vengono apprezzati tutti i leader che seppur con le diverse sensibilità e con qualche tensione, vi hanno lavorato. Viene infatti pienamente promosso Matteo Salvini ma hanno un giudizio positivo anche Tria e Di Maio».

I TEMI
A piacere di più, tra i punti della manovra, continua Risso, «è stato soprattutto il fatto che non aumenta l'Iva e che quindi i cittadini non si ritroveranno rincari. Sono piaciuti anche gli interventi sulle pensioni e la parte degli investimenti che fanno sperare che il Paese torni a muoversi. Molto interessati anche all'idea della pace fiscale anche se qui, va specificato, gli italiani nello stesso tempo chiedono maggior rigore contro gli evasori. E viene giudicato positivo anche il reddito di cittadinanza».

GLI SPOSTAMENTI
Questa dinamica ricade a cascata anche sulle intenzioni di voto, con il M5s che nella settimana spartiacque della manovra guadagna 1,2 punti passando dal 28,6 al 29,8% e la Lega che rallenta la sua corsa ma continua a crescere dello 0,2%, passando dal 32 al 32,2% e confermandosi ancora la prima formazione politica del Paese. «La manovra ha fatto bene a entrambe le forze di governo - puntualizza Risso - ma la diversa crescita del consenso va vista alla luce del risultato di marzo e per questo, la Lega ha continuato a crescere rosicchiando ancora 2 decimi mentre il M5s sta recuperando rispetto al voto, quando aveva superato il 32%». I principali partiti d'opposizione riescono a perdere più di quanto guadagna la maggioranza, con il Pd che è al 15,7% e scende dello 0,6%, e Forza Italia al 7,3, in calo dell'1%. Un nuovo tracollo che Risso spiega come «l'incapacità di riuscire a cogliere le dinamiche e le attese degli italiani».

 
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