E ancora: non bastava la tegola della casa di Francesco Aiello, candidato presidente regionale grillino, parzialmente abusiva. Ora altro problemaccio che rischia di condizionare le elezioni del 26 gennaio. Viene fuori che il docente universitario Aiello è cugino di primo grado del boss Luigi Aiello, ucciso per questioni di mafia a Soveria Mannelli il 21 dicembre 2014.
La replica: “La famiglia non si sceglie e io non ho mai avuto alcun rapporto con quel mio parente”. Ma per Aiello la vicenda è a dire poco imbarazzante. Dice il presidente - grillino e calabrese sella Commissione Antimafia - Nicola Morra: “Non sosterrò la lista”.
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