Cybersicurezza, il nome è Bruno Frattasi: dalle indagini anti-clan alla lotta agli hacker russi

Stamattina l’indicazione in Cdm: ieri l’audizione di Mantovano al Copasir. Il prefetto di Roma aveva preso il posto di Piantedosi dopo la nomina a ministro

Cybersicurezza, sarà Bruno Frattasi il nuovo direttore dell'Agenzia: domani la nomina in Cdm
di Andrea Bulleri e Fabio Rossi
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Mercoledì 8 Marzo 2023, 21:19 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 18:05

Il suo nome era tra quelli in pole all’indomani delle dimissioni di Roberto Baldoni. E ieri da fonti vicine al Governo è arrivata la conferma: il governo sarebbe orientato a scegliere l’attuale prefetto di Roma, Bruno Frattasi, come nuovo numero uno dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Al momento, va precisato, si tratta ancora di indiscrezioni: di certo c’è soltanto che la nomina del nuovo direttore della Cybersecurity italiana arriverà oggi, nel Consiglio dei ministri convocato a Cutro. Ad anticiparlo è stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli 007, Alfredo Mantovano, che proprio ieri sera è stato convocato dal Copasir per riferire sulla vicenda. Altri dettagli, però, Mantovano non ha voluto aggiungerne: «Rispettiamo il Parlamento», ha tagliato corto. 
Per l’Agenzia, insomma, si prospetta una sostituzione lampo, visto che Baldoni (direttore da due anni e di fatto anche “ideatore” della prima autorità nazionale sulla sicurezza informatica varata dal governo Draghi) si è dimesso soltanto lunedì. Un addio dettato, secondo i rumors, anche dall’intensificarsi degli attacchi hacker che negli ultimi mesi hanno preso di mira i siti web di istituzioni e società partecipate. Da ultimo, il blitz del collettivo filorusso NoName057, che nei giorni scorsi aveva colpito i siti del ministero del Lavoro e del Consiglio superiore della magistratura (esultando poi per l’addio di Baldoni). 

NELLA CAPITALE

Dunque, salvo sorprese, nessun interim: il nome scelto per guidare l’Agenzia è quello di Frattasi. Sessantasei anni, napoletano trapiantato da 40 anni a Roma, è prefetto della Capitale da poco più di quattro mesi (dal 31 ottobre dello scorso anno) quando è stato nominato al posto del suo predecessore Matteo Piantedosi, diventato ministro dell’Interno del governo di Giorgia Meloni. In questo periodo l’impegno di Frattasi si è rivolto su vari fronti: dal contrasto alle occupazioni abusive all’incremento della sicurezza in aree colpite dal degrado - una su tutte quella nei dintorni della stazione Termini - fino alla lotta contro la malamovida che colpisce diversi quartieri della Città eterna. L’ultima operazione, in ordine cronologico, quella svolta nei quartieri di Tor Bella Monaca e Pietralata, per liberare altri alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dell’Ater - l’azienda regionale delle case popolari - occupati abusivamente. «Sgomberi per chi occupa, ma case alternative a tutti - la linea seguita da Frattasi - Toglieremo potere ai clan che sfruttano la povertà».
Sono stati mesi di lavoro efficace sul territorio metropolitano: come nel caso delle indagini lampo che hanno permesso di arrestare il presunto assassino delle tre prostitute nel quartiere Prati, lo scorso novembre.

Quindi, la stretta sui controlli sulle armi dopo la strage all’assemblea condominiale a Fidene, il mese dopo. Poi il piano per potenziamento della sorveglianza sull’area di piazza dei Cinquecento, dopo l’aggressione contro una 24 enne israeliana, avvenuta a Capodanno a Termini. Ma Frattasi ha promosso anche il lavoro dell’Osservatorio provinciale per la prevenzione e il contrasto del fenomeno dell’usura.

LA CARRIERA

Frattasi una carriera nel mondo delle istituzioni che lo fa corrispondere al profilo richiesto come nuovo direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Tra le altre cose, il prefetto di Roma ha pubblicato – essendo attivo nella lotta alla criminalità organizzata – anche una serie di saggi specialistici in materia di documentazione antimafia. Nato nel capoluogo campano, dove si è laureato in Giurisprudenza all’università “Federico II”, ha iniziato la carriera prefettizia nel 1981. Sposato con due figli, dal 1998 è entrato a far parte dello staff di diretta collaborazione del ministro dell’Interno, presso l’ufficio dì Gabinetto. Nel 2005 viene nominato prefetto della Repubblica. Dal novembre 2006 al giugno 2007 ha ricoperto l’incarico di commissario straordinario del Comune di Gaeta. Dal 6 agosto 2007 al 29 dicembre 2009 ha ricoperto l’incarico di prefetto dì Latina.

AL MINISTERO

Dal 30 dicembre 2009 al 29 novembre 2011 è stato direttore dell’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle forze di polizia presso il dipartimento della Pubblica sicurezza. Dal 1° dicembre 2011 al 1° aprile 2012 è stato capo della segreteria del ministro dell’Interno. Dal 2 aprile 2012 ha assunto l’incarico di direttore dell’ufficio Affari legislativi e Relazioni parlamentari. È stato coordinatore del comitato di Coordinamento per l’alta sorveglianza delle grandi opere fino all’inizio del 2014.

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