Commercianti e non solo, le vittime dell'usura ai tempi del Covid

Mercoledì 10 Novembre 2021, 00:28 - Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 10:25

L'ultima operazione risale a qualche settimana fa: gli agenti di polizia del commissariato San Giovanni hanno arrestato tre persone accusate del reato di usura perpetrato ai danni di un negoziante dell'Appio che, a fronte di un prestito da 160 mila euro, è stato costretto a sborsare più di un milione di euro. Ma tante altre sono le storie di chi in questi mesi è caduto nella rete degli usurai o che è stato avvicinato da uomini e donne, avamposto della criminalità organizzata, che hanno offerto sostegni e aiuti illeciti. Nonostante la vergogna gli usurati o i minacciati trovano il coraggio di denunciare. L'Ambulatorio antiusura della Confcommercio intanto ha contato sotto la pandemia un aumento del 30% di richieste di aiuto confermando come il sistema sia anche cambiato: "Non esistono più gli usurai da bar", spiega Luigi Ciatti, avvocato e presidente dell'Ambulatorio "è la criminalità organizzata, forte degli ingenti capitali illeciti prodotti soprattutto dal traffico di stupefacenti, a spingere il fenomeno". Ma c'è chi, comunque, trova il coraggio di alzare la testa per ribellarsi e dire no.

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