Rebecca Pavan, la denuncia dell'atleta: «Razzismo sul bus, il controllore mi guardava schifato»

La 21enne veronese in forza alla nazionale italiana di atletica: «Non è la prima volta che ricevo questo trattamento»

Rebecca Pavan, la denuncia dell'atleta: «Razzismo sul bus perché sono nera, il controllore mi guardava schifato»
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Mercoledì 16 Novembre 2022, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 02:51

Rebecca Pavan, l'atleta veronese 21enne in forza alla nazionale italiana di atletica, ha denunciato un episodio di razzismo. La giovane era di ritorno da un giro assieme alla madre adottiva dal centro commerciale Nave de Vero di Marghera (Venezia), quando, dopo esser salita sul bus, il controllore le ha intimato di timbrare il biglietto o mostrare l’abbonamento. 

«Non l’ha chiesto a mia madre, ma solo a me, che ero dopo di lei - racconta la stessa atleta come riporta il Corriere del Veneto - Certo chiedere di validare i biglietti è giusto ma a farmi stare male sono stati lo sguardo schifato e il tono scocciato di una persona che, vedendo una ragazza nera (non di colore ma nera) salire in autobus, è partita con l’idea che volessi fare la furba e non pagare.

Non è la prima volta che ricevo questo trattamento, scelgo spesso di ignorare i razzisti - conclude Pavan - mia madre invece no».

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IL RACCONTO

«Lei la conosco, la signorina invece non l’avevo mai vista quindi le ho chiesto il biglietto, tutto qui…», ha cercato di giustificarsi il controllore. «Ma cosa vuol dire? Solo perché è nera? E me, mi aveva mai vista prima? - ha incalzato la madre, vedendosi rispondere con un timido cenno affermativo - Questa è una bugia bella e buona, io qui non ci salgo mai». La storia ha fatto rapidamente il giro del web, grazie al filmato e ai profili social di Pavan: «Sono cose che capitano da quando sono piccola - conclude la ventunenne - ma fanno sempre male ed è inaccettabile da chiunque e ancora di più, come in questo caso, da un funzionario dei trasporti pubblici, nel 2022. Un comportamento tale è ingiustificabile».

LA MADRE: NON FINISCE QUI

Questo il racconto della madre sul proprio profilo Facebook: «Come rovinare una bella mattina ...Al ritorno dal Centro Commerciale la Neve de Vero, alle ore 11,40 siamo salite sul 85 , il controllore ha chiesto il biglietto solo a Rebecca. Ci siamo sedute ...dopo due secondi mi sono alzata e ho chiesto spiegazioni! Il simpatico controllore mi ha detto che Rebecca avrebbe potuto non avere il biglietto, non l'aveva mai vista in autobus mentre aveva visto me ! Al che gli ho detto che la richiesta fatta a nostra figlia si chiama razzismo e che tutto ciò è uno schifo, fatto solo perché lei non è bianca ! Non finirà qui»

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