Farmaci da banco superstar

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Mercoledì 22 Ottobre 2014, 06:08
LE TERAPIE
Febbre superiore ai 38 gradi, dolori muscolari e articolari, sintomi respiratori come tosse, naso che cola e mal di gola. È la “triade” che caratterizza la “vera influenza”, che quest'anno dovrebbe metter a letto 4-5 milioni di italiani. Si differenzia dalle infezioni respiratorie acute o sindromi para-influenzali, causate da circa 200 tipi di virus cugini, che colpiranno altri diversi milioni di persone.
A tracciare il quadro è Fabrizio Pregliasco, Ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell'Università degli Studi di Milano. In questo scenario, i farmaci di automedicazione (senza prescrizione medica e riconoscibili grazie al bollino rosso sorridente posto sulla confezione) si confermano il rimedio principale a cui si affidano il 56% degli italiani. Molto attente sono le donne, oltre sei su dieci, soprattutto nelle regioni del Nord. Subito dietro nelle preferenze, in maniera omogenea tra le regioni, mantengono inalterato il proprio fascino i rimedi della nonna (brodo caldo, spremute, latte bollente con miele).
I PRODOTTI
Tra i farmaci di automedicazione si possono trovare quelli antinfiammatori non steroidei (FANS) sia per uso sistemico sia locale, gli sciroppi per la tosse secca (sedativi) o grassa (fluidificanti e mucolitici). Poi ci sono i colluttori anticongestionanti, antisettici o le pastiglie da sciogliere in bocca a base di sostanze disinfettanti per i mal di gola, o ancora gli spray nasali con vasocostrittori, se c'è naso chiuso. Farmaci a cui i cittadini si affidano con sicurezza, certi che in caso di necessità si può far ricorso al consiglio del farmacista o del medico di famiglia, come dichiarano di fare il 68% degli italiani.
L'INDAGINE
Sono questi alcuni dati che emergono da una indagine condotta su un campione di italiani tra i 18 e i 64 anni, commissionata da Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione). «Anche se negli ultimi anni abbiamo assistito a un calo in termini di vaccinazioni (meno 10-15%) è importante sottolineare che il vaccino rappresenta un'opportunità per tutti e diventa un salvavita per specifiche categorie di persone- ricorda Pregliasco- Tuttavia, il vaccino non protegge da tutte le forme non dovute a virus influenzali, evita l'influenza nell'80% dei casi, nei restanti ne attenua i sintomi e riduce le complicanze».
Esistono poi piccoli accorgimenti: lavarsi spesso le mani, coprirsi la bocca e il naso quando si tossisce o si starnutisce ed evitare luoghi chiusi e affollati. «L'uso responsabile dei farmaci di automedicazione, sia in termini di dosaggio sia di durata, secondo le indicazioni del foglietto illustrativo, è fondamentale per un corretto decorso della malattia», conclude Pregliasco. È importante anche concedersi qualche giorno di riposo e, se poi le cose non migliorano, allora è bene consultare il proprio medico, soprattutto se c'è un ritorno della febbre e l'aggiunta di altri sintomi tra cui catarro, che sono il segno di sovra infezione batterica.
Antonio Caperna
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