Venezuela al buio, Maduro: «E' un attacco degli Usa»

Venezuela al buio, Maduro: «E' un attacco degli Usa»
di Alix Amer
4 Minuti di Lettura
Martedì 30 Luglio 2019, 23:52

Il Venezuela è stato ingoiato dalle tenebre dopo un gigantesco blackout qualche giorno fa, spingendo il presidente Nicolas Maduro a dare la colpa a un «attacco elettromagnetico» da parte degli Stati Uniti. Ma sta dicendo la verità o sta tentando di coprire i fallimenti del governo socialista? I blackout sono una parte purtroppo frequente della vita in Venezuela, dove la rete elettrica è praticamente crollata in grave rovina.

Finora l’amministrazione di Maduro non ha fornito prove di un attacco elettromagnetico, il che significa che le sue affermazioni sono state accolte con scetticismo. «In Venezuela, è molto più facile per lui dire che gli abbiamo fatto qualcosa piuttosto che ammettere le colpe», ha detto Sharon Burke, consulente senior della New America, un think tank non partigiano ed ex assistente segretario alla difesa per l’energia operativa presso il dipartimento della difesa. «La loro rete, è decrepita. È in pessime condizioni - aggiunge - Stanno morendo di fame». Tuttavia, l’affermazione di Maduro ha sollevato dubbi su cosa sia esattamente un attacco elettromagnetico, sulla probabilità che si verifichi e quale impatto potrebbe avere. 

Ma che cos’è un attacco elettromagnetico? La frase può riferirsi a cose diverse, ma in questo contesto molto probabilmente si riferisce a un impulso elettromagnetico ad alta quota generato quando un’arma nucleare viene fatta esplodere nello spazio, a circa 30 chilometri sopra la superficie terrestre. Una volta che l’arma viene fatta esplodere, un impulso elettromagnetico può viaggiare sulla superficie terrestre e interrompere una vasta gamma di sistemi tecnologici, dagli elettrodomestici alla rete elettrica di una nazione. Alcune caratteristiche di un impulso elettromagnetico sono simili ai disturbi causati dai brillamenti solari. Ci sono anche armi a impulsi elettromagnetici più piccole che vengono sviluppate, ma è improbabile che causino un’interruzione di corrente grande quanto quella sperimentata dal Venezuela, hanno detto gli esperti. Il termine attacco elettromagnetico può anche riferirsi alla crittografia o ad un attacco in cui l’autore sta cercando chiavi o password segrete, «ma è più probabile che sia diretto a dispositivi elettronici portatili, non a reti elettriche», ha affermato Shucheng Yu, professore associato di ingegneria elettrica e informatica presso Stevens Institute of Technology.
 

 


E viene da chiedersi: è mai stata usata un’arma del genere? Nel 1962, durante la Guerra Fredda, gli Stati Uniti fecero esplodere un’arma nucleare sopra l’atmosfera sull’Oceano Pacifico, e l’esperimento - noto come Starfish Prime - spense i semafori e le telecomunicazioni in alcune parti di Honolulu. La Russia ha condotto una serie di “esplosioni nucleari ad alta quota” nel 1961 e nel 1962 per testare gli impatti degli impulsi elettromagnetici sul Kazakistan e ha distrutto la rete elettrica di quel paese, secondo una testimonianza al Congresso della Commissione per valutare la minaccia agli Stati Uniti dall’attacco di impulsi elettromagnetici. Ma allora il Venezuela ha subito un attacco elettromagnetico? Mentre diversi paesi hanno la capacità di far esplodere un’arma nucleare e provocare un impulso elettromagnetico, è improbabile che una tale manovra sfugga all’attenzione del mondo. «Se sta suggerendo che gli Stati Uniti abbiano fatto esplodere un’arma nucleare sopra l’atmosfera, pensi che possa ccadere senza che nessuno se ne accorga? Non credo», ha affermato Burke. «Non puoi far esplodere segretamente un’arma nucleare».
Un alto funzionario dell’amministrazione statunitense ha dichiarato che Maduro è responsabile dell’ultimo blackout perché il suo governo ha gestito male l’economia ed è responsabile della distruzione delle infrastrutture del suo paese. Il funzionario non è stato autorizzato a rispondere alle domande sul blackout e ha parlato solo a condizione di anonimato. A differenza di un attacco informatico, che può essere eseguito da un hacker in un seminterrato, la generazione di un impulso elettromagnetico richiede un’arma sponsorizzata dallo stato. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA