Sharm El Sheik, due trans italiane bloccate in aeroporto: rimpatriate in serata

Sharm El Sheik, due trans italiane bloccate in aeroporto: rimpatriate in serata
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Sabato 24 Agosto 2019, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 18:30

Due transessuali di Bitonto sono stati bloccati e trattenuti dalla polizia aeroportuale egiziana al loro arrivo ieri a Sharm El Sheik, dove si erano recati in vacanza con due loro amici: lo ha detto all'Ansa la sorella di uno di loro, Ivana Sannicandro. Si tratta di Cosimo Loredana Corallo, 43 anni, e Michele Mikaela Sannicandro, di 45 anni. Tecnicamente il fermo provvisorio, in attesa di essere rimpatriati in Italia, sarebbe dovuto al fatto che le autorità egiziane non ritengono validi i loro documenti, ma gli amici parlano di visto negato per il loro orientamento sessuale. «Mia sorella è stata fermata in aeroporto - racconta all'Ansa Ivana Sannicandro -, la motivazione è che pensano che i documenti non corrispondano a lei, a loro. Non sono documenti falsi, ma pensano non siano loro in quanto trans». Al momento la famiglia non ha ancora interpellato un avvocato, né sa quando è previsto il rientro in Italia: «Ma è certo che se non rientrano oggi, vado io», afferma la sorella.

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A bloccare il suo ingresso e quello di Loredana Corallo i documenti di entrambe che, con molta probabilità, le autorità del luogo non ritengono validi in quanto entrambe transessuali. Ad avvertire le famiglie sono stati due amici in vacanza con loro che poi hanno proseguito il viaggio giungendo a destinazione. Famiglie che non hanno ancora notizie delle ragazze, che lavorano nell'ambito della ristorazione a Bitonto. Il loro rientro in Italia avverrà in serata, riferisce all'ANSA l'avvocato della famiglia Sannicandro, Giuseppe Galliani: «Ho avuto - spiega - un contatto con l'Ambasciata italiana al Cairo, che era già al corrente della vicenda, e poi con il console».

Secondo quanto ha riferito il legale, a impedire alle due donne di entrare in Egitto sarebbe stata «la discrasia tra i dati anagrafici riportati sui documenti d'identità esibiti per il visto d'ingresso in Egitto rispetto all'aspetto esteriore». Dal console il legale ha poi avuto tutte le rassicurazioni del caso: sono state trattate bene e non hanno avuto alcun problema di vitto o alloggio. Sono già partite dall'Egitto, con un volo diretto a Bologna, Mikaela Sannicandro e Loredana Corallo. Lo si apprende da Ivana Sannicandro, sorella di Mikaela. «Sono in viaggio, l'arrivo è previsto per le 21, e noi le aspettiamo con ansia - ha aggiunto -. Voglio vedere come stanno perché se sono state maltrattate, daremo vita a tutte le iniziative possibili: non ci fermeremo». La situazione delle due baresi è stata costantemente seguita dalla Farnesina tramite l'Ambasciata d'Italia al Cairo, che si è immediatamente attivata per prestare loro ogni possibile assistenza e agevolarne il rientro in Italia.


Un analogo episodio è avvenuto il 16 agosto scorso, sempre a Sharm el Sheik, dove Federica Mauriello, transgender partenopea socia dell'associazione transessuale Napoli denunciò, tramite Facebook, di avere ricevuto «sputi, offese e anche a calci da parte della polizia perché in Egitto le persone transessuali non sono gradite». 

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