Accordi di Abramo un anno dopo, Israele e Marocco celebrano la storica intesa

Da sinistra, l'ambasciatore israeliano Eydar, l'incaricato d'affari americano Thomas D. Smitham, Piero Fassino e l'ambasciatore del Marocco, Balla
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Martedì 30 Novembre 2021, 11:18

«Abbiamo acceso la luce e scacciato l'oscurità». Ad un anno dalla normalizzazione dei rapporti diplomatici
fra i loro due paesi, nell'ambito degli Accordi di Abramo, gli ambasciatori israeliano e marocchino a Roma hanno celebrato assieme l'anniversario, accendendo una candela per la ricorrenza ebraica di Hannukah. «Il Marocco lavora instancabilmente per la pace e la stabilità in Medio oriente», ha detto l'ambasciatore marocchino, Youssef Balla, sottolineando come gli Accordi di Abramo abbiano «consacrato il legame particolare fra i due paesi». Legame che, ha ricordato anche l'ambasciatore israeliano Dror Eydar, deve molto alla comunità ebraica di origine marocchina. Con l'accordo tripartito Israele-Marocco- Stati Uniti, c'è stato «uno slancio» nei rapporti bilaterali, ha detto Balla. Sono state aperte le due sedi diplomatiche e vi sono state le visite a Rabat dei ministri israeliani degli Esteri Yair Lapid e della Difesa Benny Gantz. Ci sono ora un accordo di cooperazione, 20 accordi economici e commerciali, un memorandum d'intesa nell'ambito della difesa.

E nei primi sei mesi dopo l'accordo, ha rimarcato Balla, gli «scambi commerciali sono aumentati del 50%».

«TORNIAMO A COOPERARE»
«Con gli accordi di Abramo, i suoi figli Isacco e Ismaele tornano a cooperare», ha detto l'ambasciatore Eydar,
paragonando la luce della festa di Hannukah a quella accesa fra Marocco e Israele, che sta portando «ad una cooperazione fruttuosa». «L'Italia può aiutarci ad estendere gli accordi ad altri paesi, i popoli della regione si rendono sempre più conto che il popolo ebraico è parte del Medio Oriente», ha proseguito l'ambasciatore, augurandosi che anche «i palestinesi entrino nel cerchio della pace», dopo la normalizzazione dei rapporti d'Israele con il Marocco, gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein.  L'accensione delle candele di HannuKah è avvenuta nella sede romana della Fondazione Alcide De Gasperi, presente l'incaricato d'affari americano Thomas D. Smitham e il presidente della Commissione Esteri della Camera, Piero Fassino.

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