Due giorni fa i dirigenti del carcere israeliano sono rimasti letteralmente sconcertati nel vedere che il detenuto palestinese destinato a essere scambiato con uno dei bambini ostaggi di Hamas non voleva saperne di allontanarsi dalla sua cella per tornare a Gaza. Non voleva proprio essere scambiato, preferendo restare in cella. Alaa Abu Sanima, questo il nome del giovane detenuto – naturalmente è stato convinto e portato mediante il tramite della Croce Rossa al valico di Rafah per essere scambiato con un ostaggio israeliano. Il motivo di questo suo rifiuto sembra per evitare di non perdere lo stipendio che gli garantiva l'Autorità Palestinese in cella. Sanima era stato arrestato ad un check point perchè in possesso di una granata.
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Gli ostaggi
La Casa Bianca ha intanto confermato che nelle mani di Hamas ci sono ancora nove ostaggi americani, dopo che Abigail, la bambina di quattro anni è stata rilasciata due giorni fa. Abigail Edan, rimasta orfana dei genitori dopo l'attacco del 7 ottobre, si è riunita con i restanti membri della sua famiglia.
Il presidente Biden ha detto che i restanti ostaggi in possesso di passaporti americani devono essere inclusi nel nuovo round di rilasci previsto nei prossimi giorni.
Sabato, Biden aveva parlato con lo sceicco del Qatar per aiutare a sbrogliare la matassa. La pausa nei bombardamenti ha permesso ad un grande convoglio umanitario di entrare a Gaza: duecento camion sono stati inviati al valico di frontiera di Rafah tra Gaza e l'Egitto domenica e 137 camion di rifornimenti sono stati scaricati dalle Nazioni Unite a Gaza. Nelle ultime settimane, il governo degli Stati Uniti ha aiutato più di 840 cittadini americani e le loro famiglie a lasciare Gaza ed entrare in Egitto.