L'ombra dell'Isis/Lupi solitari, ma la matrice resta islamica - di A.Orsini

L'ombra dell'Isis/Lupi solitari, ma la matrice resta islamica - di A.Orsini
di Alessandro Orsini
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Mercoledì 12 Dicembre 2018, 08:09 - Ultimo aggiornamento: 09:53
Il mercato natalizio di Strasburgo è stato colpito da violenza omicida. Se è stato un commando dell'Isis o di al Qaeda, è urgente capire di che tipo di attentato si è trattato. Tutti gli attentati dell'Isis sono un orrore, ma alcuni devono preoccupare di più e altri di meno. Gli attentati dell'Isis si dividono infatti in tre categorie, che aiutano anche a comprendere il livello di radicamento di questa organizzazione nelle nostre città.
Alla prima categoria appartengono gli attentati coordinati e pianificati dai capi dell'Isis. Sono i più letali. In Europa occidentale si registrano solo due casi di questo tipo: la strage del 13 novembre 2015 a Parigi e quella del 22 marzo 2016 a Bruxelles. Sono i più letali perché i jihadisti ricevono addestramento nei campi dell'Isis, soldi e coperture. L'analisi comparata delle stragi jihadiste in Europa occidentale dice che, più gli attentatori sono addestrati, più sono letali. Alla seconda categoria appartengono gli attentati delle cellule autonome.

Si tratta di gruppi di amici e fratelli, i quali non sono in contatto diretto con i capi dell'Isis, anche se agiscono nel nome della loro organizzazione. L'esempio è la strage di Barcellona del 17 agosto 2017. Si tratta di attentati molto meno letali dei primi perché i jihadisti non hanno ricevuto addestramento militare e nemmeno soldi o coperture. Sono terroristi autodidatti e i fatti lo dimostrano. Alla terza categoria appartengono gli attentati dei lupi solitari, come Anis Amri, responsabile della strage contro il mercato natalizio di Berlino del 19 dicembre 2016. È sempre l'addestramento la variabile fondamentale. I lupi solitari addestrati sono più letali di quelli non addestrati, con la sola eccezione della strage di Nizza del 14 luglio 2016.

A ogni strage, le forze dell'ordine devono capire immediatamente di che tipo di attentato si è trattato per due ragioni.
La prima ha a che vedere con la credibilità dello Stato e delle forze dell'ordine stesse, la cui immagine viene danneggiata dagli attentati coordinati dai capi dell'Isis più che dagli attentati delle cellule autonome o dei lupi solitari. I membri delle cellule in contatto con i capi dell'Isis parlano tra loro, si incontrano e si organizzano per mesi. Di più: riescono a comunicare con i Paesi stranieri, dove risiedono i loro capi. Questo significa, ed è decisivo agli occhi dei cittadini, che le forze dell'ordine non sono riuscite a intercettare un corpo politico che fa molti movimenti: compra armi, recluta, viaggia, telefona, osserva, pedina, studia strade, piazze e locali. In una parola: lascia tracce evidenti. È accaduto con i fratelli Kouachi, che sterminarono la redazione di Charlie Ebdo, il 7 gennaio 2015, con la complicità di Amedì Coulibalì, il terzo attentatore. I tre ricevettero i soldi per realizzare la strage dai capi di al Qaeda nello Yemen, dove uno dei due fratelli Kouachi si recò personalmente.

La seconda ragione, per cui le forze dell'ordine devono capire immediatamente di che tipo di attentato si è trattato, è che le stragi realizzate dalle cellule coordinate dai capi dell'Isis lasciano sempre che almeno un complice, o uno dei capi, resti vivo per nascondersi e riprodursi. È accaduto con il commando del Bataclan, che lasciò in vita Salah Abdeslam - arrestato il 16 marzo 2016 e tutt'ora in carcere - e Abdelhamid Abaaoud, ucciso il 18 novembre durante un assalto della polizia francese al suo rifugio in un sobborgo di Parigi.
Le notizie dell'ultima ora dicono che l'attentatore di Strasburgo era schedato come islamista radicalizzato. Allora, non sarà stato un attentato di primo tipo. Dovranno emergere altri dettagli per un'analisi corretta, ma, al momento, sembra essere un attentato in linea con tutti gli attentati che hanno colpito la Francia dopo la strage del Bataclan, che l'Isis, per nostra fortuna, ma anche per merito dei nostri governi, non è stato più in grado di ripetere.

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