Bucha, il maratoneta dei record e il capo dei seminaristi evangelici tra le vittime civili

Bucha, il maratoneta dei record e il capo dei seminaristi evangelici tra le vittime civili
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Mercoledì 6 Aprile 2022, 12:32

Il maratoneta campione entrato nel Guinness per le sue performance e il decano del seminario evangelico di Kyev. Tra le vittime che stanno affiorando nelle fosse comuni e cominciano ad essere identificate ci sono anche persone della società civile particolarmente conosciute e apprezzate. Per esempio il capo dei seminaristi evangelici, Vitaliy Vinogradov, trentenne laureato del Kyiv Bible Institute e del Seminario Evangelico Teologico. Il suo corpo è stato trovato in una strada di Bucha, in mezzo ad altri corpi crivellati di colpi dalle truppe russe mentre si spostavano. Il suo corpo era uno dei tanti disseminati tra strade e cortili, mentre è stata rinvenuta poco distante una fossa comune nel cortile della chiesa di Sant'Andrea.

Tra le vittime dei crimini di guerra russi, stavolta nel distretto di Sumy, c'è anche Serhiy Pronevych, un maratoneta ucraino entrato nel Guiness dei primati nel 2019 correndo una maratona di 42 chilometri con tutta la attrezzatura militare. Il trentenne del villaggio di Boromlya non era un soldato anche se era attivo nella difesa territoriale civica dopo l'invasione russa del 24 febbraio. Serhy è stato catturato e torturato fino alla morte. I familiari lo cercavano dal 12 marzo, fino a che il suo corpo è stato trovato alcuni giorni fa con evidenti segni di tortura.

Il procuratore distrettuale della città ucraina di Okhtyrka ha avviato un procedimento penale per violazione delle leggi. Metodi che, stando na diverse testimonianze, sono stati riservati ad altri civili. Un altro residente di Boromlya, identificato solo come Ihor, ha parlato con i medici dell'ospedale il 21 marzo, quando è riuscito a raggiungere un pronto soccorso per curarsi. Ha affermato di essere sequestrato vicino a casa e picchiato fino alla rottura della mascella. I militari russi hanno cercato di tagliargli il dito, ma alla fine si sono accontentati di romperglielo. I soldati russi hanno cercato nel suo telefonino per trovare dei contatti. Ihor, proprietario di un piccolo negozio di alimentari, è stato anche derubato di tutti i suoi risparmi. Quando è stato rilasciato ha dovuto aspettare tre giorni per andare in ospedale perchè le strade non erano sicure. 

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