Potrebbe essere un primo passo verso la mediazione. Di fatto, a più di un anno dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, il presidente cinese, Xi Jinping, per la prima volta, ha chiamato Volodymyr Zelensky. Al centro della conversazione, la nomina del nuovo ambasciatore ucraino in Cina e l’invio del rappresentante speciale del governo cinese per gli affari eurasiatici in Ucraina. L'urgenza è forse dovuta all'annunciata controffensiva ucraina prevista per maggio, che preoccupa sia la Russia che gli Usa per il rischio dell'allargamento del conflitto e di una reazione nucleare da parte di Mosca. Non è noto se Xi avesse in qualche modo concordato "l'avvicinamento" all'Ucraina con Vladimir Putin. Di fatto, la rappresentante degli Esteri cinese ha subito diffuso una nota, anticipando persino il presidente ucraino, che poco dopo, in inglese, russo e spagnolo scriveva su Twitter.
LE COMUNICAZIONI
«Ho avuto una lunga e significativa telefonata con il presidente Xi Jinping - ha scritto Zelensky -. Credo che questa telefonata, così come la nomina dell'ambasciatore dell'Ucraina in Cina, darà un forte impulso allo sviluppo delle nostre relazioni bilaterali».
La nota di Pechino sulla telefonata di certo era già pronta, visti i rapidissimi tempi di diffusione.
L'EUROPA E PECHINO
Non è un caso che la telefonata di Xi arrivi adesso, visto che, nelle ultime settimane, molti leader europei, dal premier spagnolo Pedro Sánchez, al presidente francese Emmanuel Macron, sono volati in Cina, probabilmente anche per chiedere a Xi di proporsi come mediatore.
La telefonata è stata anche una risposta strategica da parte di Pechino, di fatto ha dato una chiave di lettura alle missioni anche commerciali degli europei, rispondendo alla posizione critica espressa dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
L'IMBARAZZO
Il colloquio arriva probabilmente anche come un gesto di riconciliazione, dopo le parole dell’ambasciatore cinese in Francia, Lu Shaye, che lo scorso 23 aprile, aveva messo in dubbio la sovranità delle repubbliche nate dopo il crollo dell’Unione sovietica. Il giorno successivo Pechino aveva già diffuso una nota, per sottolineare che si trattava solo di «opinioni personali», ribadendo il rispetto della Cina rispetti la sovranità e l’integrità territoriale delle nazioni
E secondo l’agenzia stampa di stato cinese Xinhua, ieri, nel corso della telefonata con Zelensky, Xi avrebbe sottolineato l’importanza dei 31 anni di relazioni diplomatiche tra i due paesi, sottolineando il reciproco rispetto per la sovranità e l’integrità territoriale, fondamento politico dei legami bilaterali.
Non soltanto smentendo le dichiarazioni di Lu, ma anche mettendo in chiaro di riconoscere la sovranità ucraina precedente all'invasione della Crimea da parte della Russia. Tuttavia rimane l'uso di un diverso registro, a seconda che Xi si rivolga a Putin o ad altri. Dal momento, che nonostante i suoi continui riferimenti e richiami alla pace, Xi non ha mai condannato o indicato la Russia come aggressore.