L'INCIDENTE

Baltimora, analisi su container danneggiati del cargo che ha fatto crollare il ponte: «Materiale potenzialmente pericoloso»

Gli aggiornamenti sull'incidente della nave. Sospese le ricerche dei 6 operai: probabilmente tutti morti

Baltimora, analisi su container danneggiati del cargo che ha fatto crollare il ponte: «Materiale potenzialmente pericoloso»

Chi sono i dispersi

Tra i dispersi nel crollo del ponte di Baltimora ci sono anche un cittadino originario dell'Honduras, il 38enne Maynor Yassir Suazo Sandoval, e Miguel Luna, originario del Salvador. A darne notizia sono il fratello di Maynor, Martin, residente in Honduras, avvertito dai parenti di Baltimora, e CASA, un'organizzazione no-profit che aiuta le famiglie di immigrati. Maynor, ha raccontato il fratello, citato dalla Cnn, viveva negli Stati Uniti da 18 anni. Era originario di Azacualpa, sposato, padre di un figlio di 18 anni e di una figlia di 5. Era un imprenditore che aveva avviato una propria impresa di manutenzione. Miguel Luna, padre di tre figli, originario del Salvador, viveva nel Maryland da 19 anni. «È uscito di casa alle 18.30 per andare al lavoro e non è rientrato», si legge nella dichiarazione diffusa da Casa.

Probabilmente morti gli operai dispersi

Sono presumibilmente morti i sei operai dispersi a seguito dell'incidente che ieri ha causato il crollo del ponte Francis Scott Key Bridge di Baltimora.

A renderlo noto è stata la Guardia Costiera americana annunciando la sospensione delle ricerche di sopravvissuti. I sei dispersi erano impegnati in lavori di riparazione. Tra loro figurano cittadini di origine guatemalteca e messicana.

La Guardia Costiera degli Stati Uniti sta esaminando tredici container danneggiati - alcuni contenenti materiali potenzialmente pericolosi - che erano a bordo della nave che si è schiantata contro il Francis Scott Key Bridge di Baltimora, stando ad un documento del governo degli Stati Uniti ottenuto dalla Cnn, che cita inoltre un funzionario statunitense a conoscenza dei fatti.

 

I container danneggiati, «alcuni con contenuti che riguardano i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie e/o materiali pericolosi (HAZMAT)» vengono esaminati da una squadra d'élite della Guardia costiera, secondo una nota della Federal Cybersecurity and Infrastructure Security Agency.

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