Le ragazze vogliono giocare a calcio e si allenano con la Nazionale

Piccole calciatrici crescono
di Anna Franco
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Giovedì 6 Giugno 2019, 09:53
Con le Barbie ci giocano le femmine. I maschi giocano a calcio. E così via, con i vari stereotipi di genere che hanno sempre sottolineato quanto correre dietro a un pallone fosse attività prettamente maschile. A cercare di ribaltare lo status quo scende in campo proprio la bambola bionda, che grazie alla FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio, ha realizzato il sogno di cinque calciatrici in erba di incontrare e allenarsi con le giocatrici della Nazionale femminile di calcio, che quest'anno disputerà i Mondiali di Francia.

Del resto, le ragazze che si dilettano tra dribbling, rigori e calci d'angolo sono sempre di più. E sempre più numerose sono quelle che sognano di farlo a livello professionale.

Proprio come Sara, Sofia, Tèa, Lisa P. e Lisa G., che presso il bCentro Tecnico Federale di Coverciano si sono allenate con i loro idoli, le campionesse della Nazionale, Sara Gama (capitano e difensore), Lisa Alborghetti (centrocampista), Cristiana Girelli (attaccante), Laura Fusetti (difensore) e Stefania Tarenzi (attaccante).

Il progetto di Barbie e della FIGC vuole contribuire ad abbattere preconcetti fuori dal tempo, incoraggiando le bambine a intraprendere qualsiasi carriera desiderino, usando l’immaginazione, l’espressione e la scoperta di se stesse. La missione è dare valore al potenziale illimitato delle ragazze, affinché siano consapevoli di poter raggiungere qualunque traguardo desiderino per il loro futuro abbattendo qualsiasi barriera e sfidando gli stereotipi. Il sogno, insomma, può e deve essere tangibile.

Milena Bertolini, l’unico commissario tecnico in rosa di questa edizione dei Mondiali, che si esprime così sull’impegno di questa partnership «Il calcio femminile – afferma Milena Bertolini, il commissario tecnico della nazionale femminile - è uno dei pilastri della strategia della Federcalcio per incrementare la partecipazione e l’interesse in questo settore. Vogliamo offrire a un numero sempre più ampio di ragazze la possibilità di poter giocare a calcio».
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