Inoltre due medici consulenti dell'app non hanno la licenza per esercitare negli Stati Uniti e sono legati all'università cattolica di Santiago del Cile che è contraria all'aborto.
Sotto accusa, anche i metodi migliori che la app suggerisce per evitare la gravidanza, ossia il controllo del ciclo, mentre solleva dubbi sulle cure ormonali che potrebbero essere lesive per la saluta. Secondo il Guardian «i metodi di pianificazione familiare "naturali" che utilizzano la consapevolezza della fertilità hanno un tasso di fallimento pari a 25 gravidanze indesiderate ogni 100 donne all'anno negli Stati Uniti, mentre i dispositivi impiantabili sono considerati i più efficaci: una gravidanza ogni 2000 donne all'anno». Anna Halpine, CEO della Femm Foundation, ha affermato che «Femm non ha mai commentato il problema dell'aborto. Femm è un'organizzazione impegnata a espandere la ricerca e la conoscenza delle informazioni sulla salute riproduttiva delle donne in tutto il mondo».
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