Ancona, il sindaco Mancinelli: «Chi mi contesta nel Pd conta come un due di coppe»

Valeria Mancinelli
di Emanuele Garofalo
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Sabato 19 Settembre 2015, 16:49 - Ultimo aggiornamento: 22:37
ANCONA - Verifica di metà mandato e congresso anticipato del Pd, il sindaco Mancinelli lancia la sfida ai suoi. «Non mi sento sotto esame: la verifica per noi è la normalità, diremo alla città e alla maggioranza cosa abbiamo fatto. Il congresso è altra cosa, servirà al partito per trovare energie nuove. Sono serena e tranquilla. Anche perché il presunto dibattito interno su chi sta contro e chi a favore del sindaco è ristretto a 5 o 6 persone. Pochi che contano come il due di coppe» ha commentato Mancinelli senza giri di parole a margine dei lavori del Consiglio comunale.



Ma intanto in aula la briscola è finita in mano all'opposizione: diverse assenze nella maggioranza, la seduta si è sciolta per la mancanza di numero legale, con un nulla di fatto. A tenere banco nel Pd è la decisione anticipata del segretario Bennaduci di rassegnare il mandato, il sindaco Mancinelli a margine del Consiglio ha detto la sua.



«L'apprezzamento verso il lavoro di Benadduci è unanime nel partito, ha condotto il Pd anconetano fuori dalle paludi in cui si era ficcato 4 anni fa» ha sottolineato Mancinelli, augurandosi ora un «congresso vero». «Il Pd deve definire che tipo di partito essere, dire perché uno si dovrebbe iscrivere» ha spiegato il sindaco, dicendosi «ottimista». «Vedo molte energie dentro al Pd e tante altre se ne possono innescare» ha continuato, senza temere sgambetti o contestazioni durante la verifica e il congresso. «Quelli che si appassionano giorno e notte su queste cose sono pochi e di questi nessuno ha ufficialmente avanzato la richiesta di rimpasto. Forse ci spera solo chi ha l'ambizione di fare l'assessore» taglia corto Mancinelli