La perizia disposta dai giudici d’appello, condotta dal professor Renato Ariatti, ha confermato la seminfermità mentale diagnosticata dagli esami di primo grado. I fatti risalgono al 19 ottobre 2006. L’uomo si era barricato nell’appartamento di via Salvo D’Acquisto a Porto Recanati con moglie, figlio e una bombola gpl da 10 litri. La porta dell’abitazione era bloccata dall’interno con un armadio.
I vicini, allarmati dalle grida della moglie, contattarono i vigili del fuoco. I pompieri entrarono in casa rompendo la porta. Trovarono Ruggiero con un accendino in mano accanto alla bombola attiva. La moglie, in una stanza diversa, urlava di terrore tenendo il figlio in braccio. Il condominio fu evacuato precauzionalmente. Durante il colloquio con il professor Ariatti, Ruggiero motivò il gesto dicendo di essere terrorizzato dal fatto che qualcuno volesse ucciderlo.