Porto Recanati, tentò di far esplodere il palazzo: quattro anni anche in appello

Porto Recanati, tentò di far esplodere il palazzo: quattro anni anche in appello
di Gino Bove
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Giovedì 18 Settembre 2014, 20:06 - Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 18:00
PORTO RECANATI - Si barric nella casa di Porto Recanati con moglie e figlio di pochi mesi, minacciando di far esplodere l’intero condominio innescando una bombola di gas gpl. La Corte d'appello ha confermato la pena a quattro anni di reclusione per Giuseppe Ruggiero, 44enne venditore ambulante napoletano.



La perizia disposta dai giudici d’appello, condotta dal professor Renato Ariatti, ha confermato la seminfermità mentale diagnosticata dagli esami di primo grado. I fatti risalgono al 19 ottobre 2006. L’uomo si era barricato nell’appartamento di via Salvo D’Acquisto a Porto Recanati con moglie, figlio e una bombola gpl da 10 litri. La porta dell’abitazione era bloccata dall’interno con un armadio.



I vicini, allarmati dalle grida della moglie, contattarono i vigili del fuoco. I pompieri entrarono in casa rompendo la porta. Trovarono Ruggiero con un accendino in mano accanto alla bombola attiva. La moglie, in una stanza diversa, urlava di terrore tenendo il figlio in braccio. Il condominio fu evacuato precauzionalmente. Durante il colloquio con il professor Ariatti, Ruggiero motivò il gesto dicendo di essere terrorizzato dal fatto che qualcuno volesse ucciderlo.