Ancona, Inrca dell'Aspio, nuovo ricorso al Tar e i lavori si bloccano: rischio incompiuta

Il plastico del nuovo Inrca
di Emanuele Garofalo
1 Minuto di Lettura
Martedì 20 Gennaio 2015, 13:41 - Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 13:40
ANCONA - Ancora uno stop per il nuovo Inrca dell'Aspio, è stato presentato un altro ricorso al Tar da parte di una delle imprese escluse dall'appalto. È il terzo incredibile arresto per il cantiere, già passato di mano a tre costruttori diversi, tra azioni legali e fallimenti.



Il nuovo Inrca resta perciò bloccato alla posa della prima pietra, impossibile prevedere quando ripartiranno i lavori e se sarà rispettato il traguardo del taglio del nastro nel 2016. Stavolta è stata la coop di Ravenna Cmc Muratori e Cementisti ad impugnare l'affidamento dei lavori. La coop ravennate contesta la decisione della Regione di assegnare il cantiere alla cordata Salc Salini e Matarrese Spa, dopo il fallimento della Cesi, la coop edile di Imola che aveva conquistato l'appalto in Tribunale, al Consiglio di Stato, strappandolo al gruppo Gdm Psc.



Non solo. Anche una delle nuove imprese subentrate alla coop di Imola è in concordato. Si tratta della Matarrese. L'impresa pugliese avrebbe già ceduto ad una newco il ramo d'azienda incaricato della costruzione dell'Inrca. L'operazione perciò si complica, la pratica è allo studio dell'avvocatura regionale, chiamata a verificare se le nuove imprese hanno le carte in regola.