Omicidio nella “zona rossa” di Fondi, la sentenza: 7 anni per la morte dell’anziano

Omicidio nella “zona rossa” di Fondi, la sentenza: 7 anni per la morte dell’anziano
di Mirko Macaro
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Lunedì 7 Dicembre 2020, 15:36

Si è chiuso nella tarda mattinata di lunedì il processo di primo grado a carico di Abdul Majid Khan, il 44enne pakistano trapiantato a Fondi che lo scorso 23 marzo uccise il 69enne Emilio Maggiacomo, agricoltore del posto. Sette anni di reclusione per omicidio preterintenzionale, la condanna emessa a carico dell’imputato. Riconoscendo dunque l’assenza della volontà di uccidere. 

Un procedimento tenutosi presso il Tribunale di Cassino, col ricorso al giudizio abbreviato. E in cui i difensori di Khan, gli avvocati Maurizio Forte e Angelo Palmieri, hanno puntato – riuscendoci - a derubricare il reato inizialmente contestato, omicidio volontario. 

Fondi, morte nella "zona rossa", chiesti 9 anni e 4 mesi per omicidio

Maggiacomo, rivenuto cadavere con diverse pesanti lesioni, trovò la morte in un terreno di sua proprietà situato proprio ai confini tra Itri e Fondi. Un Comune, quest’ultimo, che in quei giorni era stato appena dichiarato dal Governo “zona rossa” causa Covid. Circostanza che secondo le ricostruzioni è stata indirettamente all’origine dell’omicidio: dal tentativo da parte di Khan di bypassare i blocchi imposti dalle autorità transitando per l’appezzamento teatro dei fatti, sarebbe nata un’accesa discussione con l’anziano fondano.

Un confronto poi degenerato in maniera letale. 

Il pubblico ministero Alfredo Mattei, sostenendo la tesi del delitto intenzionale, aveva chiesto che l’imputato venisse condannato a 9 anni e 4 mesi. Attesa, per le motivazioni della sentenza.

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