Morirono alle Querce nel '91: a distanza di 25 anni risarcimento milionario per i figli

Morirono alle Querce nel '91: a distanza di 25 anni risarcimento milionario per i figli
di Barbara Savodini
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Venerdì 15 Luglio 2016, 10:39 - Ultimo aggiornamento: 12:24
FONDI - Sono trascorsi 25 lunghissimi anni ma alla fine giustizia è stata fatta: la IV sezione della Corte d’Appello di Roma ha condannato nei giorni scorsi la Provincia di Latina e l’Ente monastico di San Giovan Giuseppe Della Croce a risarcire i fratelli Teresa e Ferdinando Marzano e le sorelle Palazzo per la perdita dei genitori, travolti e uccisi dalla famosa esondazione del canale Le Querce a Fondi. Al termine di un lunghissimo e tortuoso iter processuale, i giudici Riccardo Redivo, Elisabetta Mariani e Maria Gabriella Marcello, hanno confermato la sentenza di primo grado condannando i due enti al pagamento di oltre 2 milioni di euro.

Era il 19 ottobre del 1991 quando i coniugi Antonio Marzano e Bernardina D’Urso e la signora Teresa Leggi vennero travolti da un’onda alta oltre sei metri durante un violentissimo temporale. Moglie e marito si erano infatti offerti di accompagnare a casa in auto l’amica che si era recata a trovarli in motorino. Sotto gli occhi degli abitanti della zona, impotenti e impossibilitati ad intervenire, l’auto con a bordo i tre venne trascinata via da un fiume di acqua e detriti proveniente dal canale.  Benché entrambi gli enti abbiano tentato di tutto pur di dimostrare come la tragedia fosse stata causata dall’inaspettato fenomeno naturale, la verità è lentamente venuta a galla. Il guardrail, che per legge avrebbe dovuto perimetrare una strada fortemente pendente, avrebbe potuto salvare la vita di tutte e tre le persone travolte, i cui corpi furono trovati giorni dopo in mare aperto. Ma non solo: la chiesa di Sant’Antonio è risultata essere stata costruita abusivamente (e successivamente condonata) nel lontano 1978 e altrettanto irregolari si sono rivelati i lavori di realizzazione del viadotto.

Grandi e piccole responsabilità di tante persone diverse che, tutte assieme, hanno trasformato un temporale estivo in una micidiale bomba d’acqua. Tra perizie contestate e prescrizioni, le vicende giudiziarie sono andate avanti per un quarto di secolo fino a che Teresa e Ferdinando Marzano, rimasti orfani all’età rispettivamente di 22 e 23 anni, hanno finalmente ottenuto giustizia.  A processo in corso si sono poi inseriti nella causa il marito e le figlie della signora Leggi, a loro volta risarciti anche se in maniera proporzionalmente inferiore. A margine della sentenza, un documento fino ad oggi rimasto inedito che dimostra come gli eredi, bisognosi di liquidità in quanto orfani, abbiano provato a patteggiare accontentandosi dell’esigua somma di 400mila. Una proposta subito declinata dall’ente di via Costa che dovrà ora sborsare molto di più.
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