Liceo Majorana e Istituto San Benedetto scuole green

Liceo Majorana e Istituto San Benedetto scuole green
di Francesca Balestrieri
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Mercoledì 8 Febbraio 2023, 12:05

Il Liceo Majorana di Latina al centro di importanti cambiamenti e innovazioni dal punto di vista tecnologico e dell'efficientamento. La scuola di via Sezze, infatti, ha aderito in questo ultimo anno a diversi progetti Pon (programma operativo nazionale in ambito scolastico), tutti finanziati: «Abbiamo aderito a tanti progetti, dal cablaggio ai laboratori green e diversi altri spiega il dirigente Domenico Aversano in particolare, per quanto riguarda il cablaggio, abbiamo ottenuto 51mila euro, 90mila euro invece per il Pon sul digital board ovvero strumenti digitali per le classi alle quali vengono forniti ora strumenti all'avanguardia e digitali che gli permetteranno di essere in linea con altre scuole italiane molto sviluppate sotto questo profilo digitale». Non solo, il Majorana è tra le poche scuole in provincia ad aver ottenuto 130 mila euro per un laboratorio green. L'hanno ottenuto infatti solo il Galilei e l'agrario San Benedetto: «Sarà un laboratorio innovativo. Abbiamo acquistato strumenti per la biomassa e per le alghe, solo per fare qualche esempio. Verrà utilizzato dagli studenti per gli esperimenti del laboratorio di scienze». Ma non è tutto: «Proprio in queste ore stiamo sviluppando un progetto da presentare nella piattaforma digitale per ottenere i fondi del Pnrr che ammontano a 240 mila euro per le aule innovative e ad altri 130 mila per nuovi laboratori.

In questi giorni termineremo la stesura dei progetti per inserirli sulla piattaforma entro il 28 febbraio».

Al San Benedetto invece proprio ieri si è svolto l'incontro Vh, Lab school. La scuola per l'Italia di domani, la scuola innovativa, sostenibile e inclusiva, sono gli obiettivi di un nuovo sistema educativo, per garantire il diritto allo studio, le competenze digitali e le capacità necessarie per accogliere le sfide del futuro, superando ogni tipo di disparità e contrastando dispersione scolastica, povertà educativa e divari territoriali.
«La scuola 4.0 - spiega il dirigente scolastico Ugo Vitti - deve formare cittadine e cittadini consapevoli in grado di poter essere determinanti nei processi di transizione digitale ed ecologica dell'Italia di domani». Tra gli interventi quello di Davide Pistillo (Newline), Daniele Costantino (Onemore), del professor Emanuel Demetrescu ricercatore presso l'Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Cnr e di Testa Patrizia, membro della Equipe Formativa territoriale del Lazio. Un incontro, non il primo che la scuola propone, per progettare al meglio le idee che verranno presentate sulla piattaforma entro il 28 febbraio per accedere ai fondi del Pnrr: «Le proposte progettuali e gli esempi ci permettono- concludono dalla scuola - di acquisire consapevolezza e conoscenza prima di affrontare scelte decisive».

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