«Quando Spinelli scrive il primo documento programmatico della futura Unione Europea è un confinato politico in “villeggiatura” che, nonostante lo scenario catastrofico di guerra e isolamento, sogna e progetta una Europa sovrana nel senso più nobile e lontana dai sovranismi, per alcuni aspetti utopica ma essenziale per la crescita, la stabilità e la pace - dice Daniele Coraggio, titolare dei domini - A quasi 33 anni dalla sua morte, tutto questo appare più vero, a dispetto delle illusioni con cui alcuni politici cavalcano onde populiste».
Parte di quel sogno è realtà, ma... «Il modello sognato da Spinelli, non era il solo ed unico ma si contrapponeva alla idea di Jean Monnet, il quale riteneva che l’unica via perseguibile era una Europa funzionale. L’Europa di oggi è certamente a trazione Monnet e le idee di Spinelli sono finite in gran parte in un vuoto di rappresentanza che ha portato l’Unione Europea ad un sostanziale stallo, rendendola sempre più debole con Stati sempre più forti . Una Europa forte, invece, è una garanzia per i paesi membri più deboli».
Certo, abbiamo un mercato unico, uno spazio senza frontiere nel quale è assicurata la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali. Abbiamo, a Ventotene, i vertici internazionali e i ragazzi del Movimento federalista che ogni anno si ritrovano, la scuola per funzionari europei da realizzare... Restano i valori - almeno sulla carta - del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello stato di diritto, dei diritti umani, compresi quelli delle minoranze. Ma si percepisce che non è ciò che si immaginava nel 1941. Da qui l’idea dell’asta per i domini www.ilmanifestodiventotene.it e www.manifestodiventotene.com
L’impegno del futuro proprietario? «Trasmettere a una platea sempre più vasta, il messaggio di Altiero Spinelli e renderlo vivo, reale, percorribile e attuale. Ripartire da quel Manifesto, con degli obiettivi concreti e tangibili che facciano della Europa una risorsa vicina e non un lontano palazzo di potere».
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