Cori, 18 gli anziani morti nella Rsa: c'è una indagine

Cori, 18 gli anziani morti nella Rsa: c'è una indagine
di Vittorio Buongiorno e Giuseppe Mallozzi
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Venerdì 4 Dicembre 2020, 11:32 - Ultimo aggiornamento: 13:27

L'indagine sui decessi covid nella Rsa di Cori è destinata ad allargarsi. Dopo la denuncia dei familiari di una delle prime vittime, la Procura di Latina aveva aperto un'inchiesta e affidato le indagini alla polizia. Da quel giorno molti altri anziani sono morti e molti di loro erano rimasti contagiati dal coronavirus. «Diciotto vittime nell'ultimo mese» ammettono dalla Asl di Latina. Un numero choc che è passato finora inosservato. La Asl infatti nel bollettino comunica i decessi per Comune di residenza.
Comunque ieri mattina il procuratore della Repubblica, Giuseppe De Falco, ha dato incarico agli agenti della Squadra Mobile guidati dal vicequestore Giuseppe Pontecorvo di acquisire la documentazione relativa alle diciotto vittime.
«Parliamo di persone molto anziane e con patologie - spiega il sindaco di Cori Mauro De Lillis -  Ma lo scenario è comunque drammatico. Se nella prima ondata della pandemia la stragrande maggioranza delle residenze per anziani della provincia pontina era passata indenne ai contagi, stavolta la situazione è molto seria. A quanto risulta poco meno di 50 degenti della Rsa di Cori sono risultati positivi e anche altrettanti operatori. Qualche ora dopo il colloquio telefonico con Il Messaggero il sindaco De Lillis ha pubblicato questo post sul suo profilo Fb.

«La situazione è monitorata quotidianamente - assicura il sindaco - e la situazione clinica dei pazienti covid ospitati nella struttura è stabile. Ci sono stati due novantenni che erano stati portati al Goretti e ricoverati in Rianimazione sono usciti dalla Terapia intensiva e sono tornati a Cori».
Ma Cori non è l'unico caso che allarma la Asl. La situazione è grave anche a Minturno. Il sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, ha emesso ieri una nuova ordinanza che va a integrare la precedente che prevedeva la chiusura della Casa di riposo Domus Aurea di Scauri, nella quale sono stati riscontrati ben 94 casi positivi, di cui 70 ospiti anziani e 24 operatori. Un cluster infettivo di notevoli proporzioni sul quale l'Asl di Latina ha riposto un'attenzione particolare, al punto da imporre restrizioni ulteriori. Si impone al responsabile della Rsa di provvedere «ad individuare appositi alloggi per assicurare l'isolamento e la tutela degli ospiti negativi al Covid-19; per consentire agli operatori positivi al Covid-19, asintomatici, che dovessero optare previa autodichiarazione sottoscritta, per l'isolamento fiduciario presso la struttura, continuando di fatto a prestare servizio e ad assicurare l'assistenza agli ospiti nel rispetto dei protocolli aziendali e della normativa vigente in materia; ad integrare l'organico al servizio della Casa di riposo, qualora non dovesse essere garantito a causa dell'emergenza Covid-19 il numero di operatori previsto per legge in funzione del numero di persone da ospitare».
Per tutti gli operatori non positivi al Covid-19 e in isolamento fiduciario presso il proprio domicilio, si concede di «continuare a prestare servizio, recandosi sul luogo di lavoro esclusivamente con mezzo proprio e rispettando la norma casa-lavoro-casa senza alcuna sosta intermedia e attuando il percorso più breve». L'ordinanza, inoltre, dispone «che ogni richiesta di trasferimento di ospiti che dovesse necessitare per deterioramento clinico, di cure ospedaliere, tramite attivazione dell'Ares 118, e in particolare ogni rientro in struttura degli stessi ospiti, vengano immediatamente comunicati al servizio di prevenzione dell'Asl; che tutte le misure di contenimento e di gestione del cluster infettivo, messe in atto dal responsabile della struttura, siano programmate ed elaborate secondo un protocollo specifico da sottoporre all'attenzione, per le opportune valutazioni, al citato servizio». E ancora si impone «l'attivazione delle procedure e dei protocolli previsti per la prevenzione e il contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19; l'adozione delle misure precauzionali, idonee a scongiurare il diffondersi del contagio tra gli ospiti e tra gli operatori in servizio presso la suddetta struttura; l'esecuzione degli opportuni interventi di sanificazione e di igienizzazione».
Sul caso il sindaco Stefanelli esprime la propria preoccupazione, in quanto «si tratta di persone con un'età importante, tutti soggetti fragili, e seguiamo con attenzione l'evoluzione clinica dei pazienti, che tutto possa andare per il meglio con la consapevolezza che si tratta di una situazione molto difficile». «Mi auguro conclude Stefanelli che siano state rispettate tutte le condizioni di prevenzione all'interno della struttura e anche di screening costante sugli operatori, perché è chiaro che il virus è entrato dentro con qualche operatore, non certo da pazienti o familiari che da tempo non entravano nella struttura». Infine, nei Comuni limitrofi sono state disposte le chiusure della scuola elementare Carducci a Gaeta a causa della positività di un docente positivo e della scuola d'infanzia dell'Istituto Mater Divinae Gratiae di Formia per un alunno positivo).
Vittorio Buongiorno
Giuseppe Mallozzi

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