Terremoto dell'Aquila, lo schiaffo alla città: tagliati tre milioni per la ricostruzione

Sforbiciata nella manovra, il sindaco: «Lo stanziamento passa da 10 a 7 milioni»

Lo schiaffo all’Aquila: tagliati tre milioni per la ricostruzione
di Angelo De Nicola
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Domenica 14 Novembre 2021, 00:08 - Ultimo aggiornamento: 11:25

«Nella prossima legge di Bilancio è previsto un taglio di tre milioni al Comune dell’Aquila. Uno schiaffo viste le stringenti esigenze del post sisma del 6 aprile 2009». A lanciare l’allarme, contestato però dal deputato Stefania Pezzopane (Pd), è il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi (FdI, alla guida di una coalizione di centrodestra) avuta la notizia della bollinatura da parte della Ragioneria dello Stato del provvedimento di prossima discussione al Senato.

«Diminuisce da 10 a 7 milioni lo stanziamento straordinario volto a compensare le minori entrate e le maggiori spese legate al terremoto 2009, con queste ultime moltiplicatesi nel corso degli anni.

Ho immediatamente interessato gli uffici tecnici del presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, e i parlamentari che realmente tengono a questo territorio - ha spiegato il primo cittadino - è la riproposizione dello stesso copione dello scorso anno, con il Pd che a ridosso del Natale aveva avallato la norma con cui veniva diminuita la dotazione finanziaria per il bilancio dell’ente comunale. Un oltraggio a cui fu posto rimedio solo con una battaglia in extremis, di notte, con una correzione formulata a penna sul testo poi approvato dal Parlamento». 

LE CONSEGUENZE

Il taglio effettivamente è sostanzioso, ben tre milioni di euro che, se perpetrato, inevitabilmente porterà delle conseguenze alla città. E soprattutto in termini di riduzione dei servizi. Taglio che, dunque, andrebbe a incidere sul sociale, sulla cultura ma anche su settori chiave come la viabilità. Per cui il Comune si troverebbe costretto a recuperare nell’ambito del proprio bilancio i tre milioni che vengono tagliati dal Governo. Biondi, con il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio (FdI), sta già preparando l’emendamento che ripristina la dotazione di dieci milioni.

LE REAZIONI

Non ci sta la deputata aquilana Stefania Pezzopane: «Il sindaco Biondi utilizza ogni scusa per fare una mediocre campagna elettorale (le Comunali ci saranno nella prossima primavera, n.d.r.) dando peraltro i voti ai ministri». Pezzopane ha voluto rispondere, carte alla mano, alla polemica sollevata con un approccio «contraddittorio e ipocrita» da Biondi e ha spiegato, in una conferenza stampa, che la riduzione è stata operata dal Mef in base ai parametri relativi all’avanzamento della ricostruzione come si evince dalla relazione tecnica dello stesso Mef. Peraltro, ha ricordato la deputata dem, «il fondo è andato in questi anni riducendosi proprio in virtù del progressivo ritorno alla normalità. Si cominciò infatti con i 30 milioni di 2011 per scendere a 26 milioni nel 2012 e 2013, poi 24 milioni e mezzo nel 2014; 17 nel 2015; 16 milioni nel 2016 per scendere a 12 nel 2018; 10 milioni negli esercizi 2019, 2020 e 2021, infine 7 milioni per il 2022».

Un andamento decrescente delle somme che paleserebbe, insomma, un buon andamento della ricostruzione.
In relazione a ciò che sostiene l’onorevole Pezzopane, cioè che sia normale un “décalage” perché la ricostruzione post sisma dell’Aquila avanza, Biondi ha controreplicato che la deputata Dem «sa perfettamente, come da relazione tecnica che lei stessa ha, che il problema non sono certo le minori entrate ma le maggiori spese che dal terremoto del 2009 si sono moltiplicate».

 

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