Nel decreto con cui il gip Flavia Costantini dispone il sequestro effettuato dalla Guardia di Finanza viene ricostruita l'intera vicenda.
La donna, nel gennaio 2016, avrebbe presentato una «falsa dichiarazione con cui attestava» che un suo appartamento a Norcia fosse «la sua abitazione principale, abituale e continuativa», ottenendo così i contributi previsti per «l'autonoma sistemazione». Dagli accertamenti è però emerso che l'indagata aveva dichiarato il falso: qull'abitazione era frequentata in modo saltuario, al punto che non risultano contratti per la fornitura di gas e i consumi di luce e acqua «non sono conformi a quelli di una dimora continuativa».
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