Violentata a 9 anni dallo zio racconta tutto alla madre che non denuncia: 6 anni dopo lui viene arrestato
Le violenze che la donna originaria dell'Honduras era costretta a subire andavano avanti da anni. Il primo episodio risale al 2013: il 31enne aveva preso la moglie a calci e pugni in un impeto di gelosia, ma lei non non lo denunciò né andò al pronto soccorso perché non era in regola con il permesso di soggiorno. Da lì le minacce sono aumentate, così come le violenze, anche davanti al loro figlio piccolo e agli amici.
E poi i rapporti sessuali non consenzienti, dopo che le era stato somministrato un sonnifero mescolato a potenti medicinali contro le allergie. Quando la vittima provava a ribellarsi veniva ricoperta di insulti e sputi. Il 28 maggio scorso, dopo l'ennesima aggressione, la donna si è presentata in ospedale. I medici l'hanno trovata con contusioni e graffi agli arti dovuti, come hanno scoperto gli inquirenti, ai calci, alle spinte e agli strattonamenti subiti. Da lì sono partite le indagini che hanno portato al fermo del marito e poi alla condanna.
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