Lockdown, De Luca: «Chiudiamo tutto per 30-40 giorni, oggi record di 2.280 positivi. Non voglio vedere camion con le bare»

Lockdown, De Luca: «Chiudiamo tutto per 30-40 giorni, oggi record di 2.280 positivi. Non voglio vedere camion con le bare»
5 Minuti di Lettura
Venerdì 23 Ottobre 2020, 14:14 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 00:28

Covid Bisogna chiudere tutto, in tutte le regioni, secondo il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che chiede al Governo un lockdown nazionale e specifica che in ogni caso «la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo». «Procederemo nella direzione della chiusura di tutto, per i dati dei contagi che abbiamo non basta l'ordinanza che entra in vigore oggi. Dobbiamo chiudere tutto e dobbiamo decidere oggi, non domani. Siamo ad un passo dalla tragedia». È attesa per domani o domenica la firma di una nuova ordinanza.

Covid in Veneto, 1.550 contagi e altri sette morti. Zaia: «Siamo al semaforo arancione»

Così il governatore della Campania che, in diretta Facebook, spiega«Non voglio vedere i camion militari con le salme». «Siamo ancora in tempo, oggi abbiamo una situazione pesante ma non siamo alla tragedia, però siamo a un passo dalla tragedia.

Detto in maniera brutalmente chiara, io non voglio trovarmi di fronte qui da noi ai camion militari che portano centinaia di bare di persone decedute».

«Non siamo garantiti da nessuno che questo non avvenga, se non dalla nostra responsabilità, dalla correttezza dei nostri comportamenti e anche dalle decisioni che prendiamo da subito, altrimenti quelle immagini che abbiamo visto qualche mese fa sono destinate a riprodursi e ad entrare nella nostra vita in maniera drammatica», ha aggiunto De Luca.

Covid, Conte: «Tenere alta l'attenzione ma scongiurare secondo lockdown generalizzato»

Covid, De Luca: «Bloccare mobilità tra regioni»

«I dati attuali sul contagio - dice - rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale. É necessario chiudere tutto, fatte salve le categorie che producono e movimentano beni essenziali (industria, agricoltura, edilizia, agro-alimentare, trasporti).  È indispensabile bloccare la mobilità tra regioni e intercomunale. Non si vede francamente quale efficacia possano avere in questo contesto misure limitate. In ogni caso la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo».

La Campania ha già approvato il coprifuoco e da oggi vige un'ordinanza che blocca anche la circolazione tra le province per chi è residente in regione (chi non è residente può invece cambiare provincia).

De Luca: «A breve terapie intensive intasate»

La situazione dei posti letto in Campania, secondo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, è «pesante». «La programmazione ci consente ancora di reggere - spiega - ma con questi numeri non c'è nessun sistema ospedaliero al mondo in grado di reggere l'onda d'urto». «Oggi reggiamo grazie al sacrificio di migliaia di medici e personale sanitario ma nel giro di pochi giorni rischiamo di avere le terapie intensive intasate», ha aggiunto. 

Covid Campania, De Luca: «Stupido dire che le scuole vanno chiuse per ultime»

A proposito delle scuole, il governatore ha detto: «È stupido, da irresponsabili dire che le scuole vanno chiuse per ultimo. Di fronte ad un aumento di contagi come quello che abbiamo registrato tra docenti e alunni, l'unica risposta che la ragione può dare è quella di evitare che il contagio si diffonda. La priorità non sono gli ideologismi ma bloccare i contagi. Le decisioni non si prendono in astratto ma sulla base dei numeri», ha aggiunto. 

Chiama in causa i dati il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, per dimostrare come l'apertura delle scuole, abbia inciso pesantemente sull'aumento dei contagi. E per questo dice: «Con questi dati le scuole non si aprono. Domani si deciderà dopo una valutazione con l'unità di crisi». Tra prima e dopo l'apertura delle scuole, «nella popolazione generale c'è stato un aumento di 3 volte del contagio, nella fascia tra 0 e 18 anni l'aumento è stato di 9 volte». «Siamo passati nella fascia 0-5 anni da 88 positivi prima del 24 settembre a 402 positivi a dopo l'apertura - ha spiegato - nella fascia tra 6 ai 10 anni prima 57 contagi, dopo l'apertura 476 contagi, nella fascia 11-14 anni prima 49 contagi, dopo 479 contagi. Nella fascia 15-18, prima dell'apertura 82 contagi e dopo, 558 contagi. Quale genitore degno di questo nome manderebbe i figli a scuola con queste cifre?».

Covid, De Luca: «Alcuni laboratori hanno nascosto risultati»

Nella sua diretta Facebook De Luca ha rivelato che «è stato chiesto l'intervento dei carabinieri del Nas per far luce su alcune irregolarità che sarebbero state commesse in alcuni laboratori privati». «I laboratori privati hanno l'obbligo di segnare all'Asl i casi positivi perchè devono essere messi in quarantena - ha spiegato - ci è stato segnalato che alcuni laboratori su richiesta di privati cittadini non hanno comunicato il risultato. Se ci sono laboratori che fanno questi giochi i titolari vanno in galera, questa è epidemia colposa. è un reato». E poi, «ci hanno segnalato che alcuni laboratori per fare presto anziché fare il tampone molecolare fanno tamponi rapidi antigenici che non sono affidabili», ha aggiunto.

«Chiedo che in sede di conferenza stato-regioni ci sia una discussione rapida e concludente sulle misure economiche di sostegno alle categorie che saranno colpite. Evitiamo di perdere tempo». Nella sua diretta-fiume De Luca ha chiamato in causa alcune richieste avanzate da commercianti e imprenditori come la Cig immediata e il blocco degli affitti. «Ormai l'unica discussione da fare non è se chiudere, ma come aiutare le categorie colpite».

Covid Campania, De Luca firma l'ordinanza sul coprifuoco: stop agli spostamenti dalle 23 alle 5

Cosa stanno valutando le altre regioni

Anche il presidente del Piemonte sta meditando l'approvazione del coprifuoco«Dopo l'ultima ordinanza valuteremo i risultati. Coprifuoco anche in Piemonte? È un'ipotesi, dobbiamo analizzare i numeri insieme ai sindaci e al Ministero della Salute e oggi daremo una valutazione definitiva». Lo ha detto il governatore Alberto Cirio nella trasmissione 'Un giorno da pecorà su Rai Radio 1.

© RIPRODUZIONE RISERVATA