Nella città lagunare ha aperto una succursale della sua scuola del classico ballo argentino, che riscuote un discreto successo. «Sono tornato a Venezia - dice Aquino - dopo un'assenza di sette anni, e in un momento tragico. Dovevo tornare in Argentina per poi ripartire in aprile per una tournee in Asia, mi sono trovato bloccato qui». Per il ballerino sudamericano è stato così necessario trovare una sistemazione presso un'amica veneziana, e aspettare. «Sono rimasto a casa - racconta - cercando di far meno rumore possibile, dentro le regole del Governo. Non pensavo che sarebbe durato così tanto tempo». E la sosta forzata ha comunque rafforzato il legame con Venezia: «È una città che amo tantissimo. Conosco Venezia e i veneziani. Grazie a Dio mi sono sentito accolto, nonostante questa sorpresa. C'è solo da aspettare che tutto vada bene».
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