Il capo della Polizia Gabrielli: «Dal 4 maggio, più forte il rischio di tensioni sociali e di un ritorno della criminalità»

Il capo della Polizia Gabrielli: «Dal 4 maggio, più forte il rischio di tensioni sociali e di un ritorno della criminalità»
di Cristiana Mangani
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Venerdì 1 Maggio 2020, 13:48
Disagio sociale ed economico e ripresa dell'attività criminale: la fase 2 rischia di essere anche questo. Lo sottolinea il capo della polizia Franco Gabrielli in una circolare con la quale predispone le attivitâ sul territorio proprio in vista del 4 maggio «e della graduale ripresa delle attività ordinarie». «L'allentamento delle misure di contenimento - sottolinea Gabrielli - e la riapertura delle attività produttive e commerciali determineranno un inevitabile  incremento dei traffici, sotto il profilo della mobilità privata e pubblica, e una più intensa fruizione degli spazi pubblici e comuni da parte della cittadinanza. In tale scenario, prevedibilmente, si assisterà a una ripresa delle attività delittuose riconducibili alla c.d. criminalità diffusa, così come al tentativo della criminalità organizzata di infiltrarsi nel tessuto economico, gravemente colpito dalla crisi di liquidità».
Una preoccupazione e un allarme che il capo della polizia in queste ultime settimane ha più volte evidenziato ai questori, affinché alzino le antenne e predispongano le adeguate misure di contrasto.  Il timore è anche legato al lavoro che manca, alla situazione di crisi, e di conseguenza a tutte quelle frange eversive, antagoniste ed estremiste che possono avere interesse a soffiare sul fuoco. «Altrettanto verosimilmente - aggiunge il prefetto - le Autorità di pubblica sicurezza e la Polizia di Stato si misureranno con le varie espressioni del disagio socio-economico derivanti dalla congiuntura indotta dall'epidemia, con inevitabili riflessi sotto il profilo dei servizi di ordine pubblico».
La tensione è palpabile, ed è per questo che il Dipartimento di pubblica sicurezza invita a predisporre tutto quello che serve, anche per tutelare la salute del personale di polizia che, «dalla rarefazione massima dei contatti sociali», passerà «all'allentamento delle misure di “confinamento”». Un passaggio da una fase a un'altra - dettano ancora le disposizioni -  che «dovrà essere caratterizzato da coerenza, prudenza e gradualità».
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