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Quando la giovane donna aretina, residente ad Anghiari (Ar), è tornata al lavoro, dopo alcuni giorni di assenza, il pensionato l'ha minacciata, picchiata e infine chiusa in una stanza. Tutto è accaduto in poche ore presso l'abitazione dell'anziano, nella città di Arezzo, dove la donna svolgeva la mansione di badante con regolare contratto. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la lite furibonda è iniziata con insulti e minacce da parte dell'anziano nei confronti della collaboratrice domestica quando ha aperto la porta di casa.
Il pensionato, particolarmente risentito per l'assenza della badante, l'avrebbe accusata di aver simulato l'infermità apostrofandola con epiteti di ogni genere, per poi minacciarla verbalmente e infine costringendola con violenza all'interno di uno stanzino. «Da lì non esci», avrebbe detto l'anziano. Superati i primi attimi di paura, la badante è riuscita a fuggire, approfittando di un momento di distrazione dell'80enne, e poi prima di tornare ad Anghiari, dove abita, si è recata alla caserma dei carabinieri di Sansepolcro dove, ancora sconvolta e in lacrime, è riuscita a denunciare l'accaduto.
Ifatti risalgono al mese di dicembre scorso e dal quel momento i carabinieri hanno avviato l'attività investigativa per ricostruire e verificare il racconto della giovane avvalendosi anche del supporto d'indagini tecniche. «Dopo aver raccolto precisi elementi di riscontro a quanto dichiarato dalla donna», spiega l'Arma, hanno denunciato l'anziano che dovrà rispondere dei reati di sequestro di persona, violenza privata e minacce.
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